“Ci siamo recato al tempio buddista per un controllo di routine agli animali, poi lo abbiamo visto, era così devastato che non riuscivamo neanche a capire cosa fosse…ecco cosa è in grado di fare l’essere umano.”
Kwan è un orso malese di tre anni che ha passato gran parte della sua vita in una gabbia al buio, senza essere nutrito, curato e senza potersi muovere. A vedere il suo corpo scheletrico e deturpato dal dolore e dall’incuria si fa fatica a capire che si tratta di un orso, nessuno lo direbbe, questo è quello che hanno pensato i volontari di Wildlife Foundation Amici Thailandia, quando hanno visto il povero animale che era stato portato in un tempio buddista.
Il muso di Kwan è distorto dal dolore, non riesce a stare in piedi sulle zampe perché gli artigli sono lunghi e tutti storti, non riesce più a sollevare la testa da tanto è debole e dolorante, ma guarda con gratitudine i suoi soccorritori che faranno di tutto per donargli una seconda possibilità di vita.
I soccorritori l’hanno trasportato al sicuro, hanno cercato di nutrirlo ma, dopo due collassi respiratori, il povero Kwan è morto.
Il caso di quest’orso ha colpito molto tutti ma, purtroppo, non è un caso raro o isolato. Gli animali esotici sono acquistati illegalmente, quando sono cuccioli, ma quando iniziano a crescere, sono abbandonati al loro destino. Spesso sono portati nei templi buddisti perché si pensa che in un luogo sacro saranno protetti, ma in realtà, chi compie questo gesto, lo fa solo per lavarsi la coscienza.
I monaci ci mettono tutta la buona volontà per aiutarli ma non hanno né le competenze né le capacità economiche per farlo e quindi i risultati sono spesso disastrosi.
Il mercato illegale di animali esotici va stroncato immediatamente. Gli animali sono belli nel loro habitat naturale e non sono dei giocattoli di peluche che restano immobili dove e come si vuole.
Questo commercio snaturato sta portando alla morte di tanti animali e all’estinzione di diverse specie. Condividi per fare coscienza.