“La mia città è solo devastazione e cumuli di macerie, le esplosioni e gli spari sono diventati il leitmotiv della vita di noi superstiti, ma io non lascio i miei gatti
Gli uomini speciali esistono ancora, gli uomini che hanno empatia per gli esseri viventi in toto, siano umani che animali…si, perchè chi prova pietà ed aiuta un bambino, un uomo o donna che sia, non lascrebbe mai morire neanche un animale indifeso. Siria, l’inferno sulla terra, lacerata da una guerra incomprensibile ai più, degenerata in lotte fratricide che non risparmiano nessuno. Eppure, in questo paesaggio dove la parola normalità, non esiste più, vive una persona che ha qualcosa di magico.
Lui si chiama Mohammad Alaa Aljaleel, si trova ad Aleppo, dove ha creato un rifugio o santuario per gatti, prima della guerra quest’uomo faceva l’elettricista, dopo ha deciso di mettersi al servizio dei più deboli, trasportando feriti con l’ ambulanza, cercando di aiutare come poteva la sua gente in difficoltà.
Come è normale tantissimi siriani sono scappati dalle zone di guerra, 40.000 persone hanno abbandonato la città che per 4 lunghi anni era praticamente off-limits anche per i soccorsi umanitari. Tanti erano gli amici di Aljaleel, che hanno deciso di fuggire abbandonando tutto…compresi i propri animali.
Le strade erano piene, oltre che di feriti e morti anche di animali lasciati a se stessi, nessuno aveva considerazione per loro, c’era sempre qualcosa di più urgente da fare, ma per Aljaleel, il loro benessere e la la loro tutela è diventata prioritaria tanto quanto soccorrere un umano.
All’inizio erano solo 20 gattini impauriti dal fragore delle eplosioni ed affamati, poi sono diventati centinaia, che cercavano sempre il loro salvatore…come se rappresentasse un’oasi di pace in quell’inferno di bombe.
In un’intervista alla BBC, Aljaleel, dice”Si è diffusa la notizia, tra la gente in procinto di scappare che io amo i gatti, e, tutti i conoscenti ma anche altre persone che non avevo mai visto, mi hanno cominciato a portare i loro gatti, chiedendomi di occuparmene”.”Non potrò mai dimenticare le lacrime di una bimba che mi ha affidato il suo dolce amico, con la disperazione nel cuore, chiedendomi di inviarle se possibile delle immagini”.
Questo grande cuore ha ancora dichiarato..”Non so cosa succederà, a me, al resto della Siria, ma io non lascerò i miei gatti”. Un plauso a quest’uomo eroe dei giorni nostri.