La storia del fedele cane Fido: Attese il ritorno del suo padrone per 7 anni, un ritorno che non avvenne mai
Nel cuore verde della Toscana, la tranquilla cittadina di Borgo San Lorenzo custodisce una storia di straordinaria fedeltà e amore incondizionato. Qui, una statua eretta in memoria di Fido, un cane di razza comune, simboleggia il legame indissolubile che può esistere tra un cane e il suo padrone, anche oltre la morte.
Fido entrò a far parte della famiglia di Carlo Soriani in modo fortuito. Era solo un cucciolo ferito, trovato da Soriani, un operaio, su una strada di Borgo San Lorenzo durante i primi anni ’40. Con un gesto di pura gentilezza, Soriani portò il cane a casa, lo curò e gli offrì un posto nella sua vita.
Tra i due si sviluppò un legame profondo, radicato nella routine quotidiana e nella reciproca compagnia.
Ogni mattina, con una devozione che sfidava la semplicità della loro esistenza, Fido accompagnava il suo padrone alla fermata dell’autobus e attendeva pazientemente il suo ritorno fino alla sera. Questa routine quotidiana continuò ininterrottamente, anche quando la Seconda Guerra Mondiale portò incertezza e distruzione nella loro regione.
Il destino, tuttavia, si rivelò crudele nel 1943, quando Soriani fu tragicamente ucciso in un attacco aereo mentre era al lavoro. Quella sera, Fido attese il ritorno del suo padrone, un ritorno che non avvenne mai. Ma il cuore di Fido non conobbe mai il termine “abbandono“; continuò a tornare alla fermata dell’autobus ogni giorno per oltre sette anni, mostrando una lealtà che superava la comprensione umana.
La dedizione incondizionata di Fido non passò inosservata. La sua storia fu raccontata dapprima sui giornali locali e poi su quelli nazionali, facendo di lui un simbolo nazionale di lealtà e amore eterno. Fido divenne un eroe popolare, un simbolo di speranza durante i tempi bui della guerra e del dopoguerra.
Nel 1957, riconoscendo il suo impatto emotivo e culturale, la città di Borgo San Lorenzo decise di onorare Fido con una statua, eretta nel centro della città, vicino alla fermata dell’autobus dove aveva aspettato per anni il suo amato padrone.