La telecamera di sicurezza di un rifugio per cani e gatti riprende una scena terribile (VIDEO)
L’abbandono di animali domestici rappresenta una vera e propria piaga in ogni territorio. Solo in Italia, ad esempio, vengono abbandonati ogni anno circa 50.000 cani e ben 80.000 gatti. Le motivazioni – sempre ingiustificabili – possono essere di molti tipi. Dalla mancanza di uno spazio adeguato o di denaro, dal ripensamento all’insufficienza di tempo, le ragioni addotte da persone irresponsabili e senza cuore non mancano.
E sebbene simili motivazioni possano corrispondere effettivamente alla realtà dei fatti, nulla toglie che le modalità dell’abbandono possa essere più adeguata e meno crudele. La maggior parte delle persone, infatti, decide di scaricare in strada i propri cani o getti. Invece, le alternative non mancano: basterebbe rivolgersi ai numerosi rifugi e alle numerose associazioni per la protezione degli animali che si trovano in ogni regione.
Un video diffuso dalla Societat Protectora d’Animals di Mataró, in Spagna, dimostra che l’abbandono è ancora una dinamica tristemente diffusa. I volontari dell’organizzazione sono rimasti senza parole quando hanno preso visione di questa registrazione effettuata dalla telecamera di sicurezza il 15 luglio 2021, intorno alle 20:00. La telecamera, collocata piuttosto in basso, mostra un uomo – non visibile in volto – che si avvicina al recinto del rifugio con qualcosa in mano. Poi, come se nulla fosse, lascia un trasportino aperto nei pressi dell’ingresso della struttura.
Poco dopo si vedono uscire dal trasportino due gatti di appena qualche mese, che si guardano intorno senza capire cosa sia successo. I membri dell’associazione si sono espressi in maniera molto severa su quanto accaduto, sostenendo la necessità di interventi concreti da parte delle istituzioni. “Basta guardare dall’altra parte. Non è ammissibile che le istituzioni e le leggi siano così tenere nei confronti del reato di abbandono degli animali”, hanno scritto.
“Finché non ci saranno leggi più severe e un maggiore controllo sul censimento degli animali da compagnia (con il chip, soprattutto) i rifugi continueranno ad essere percepiti come una discarica. Gridate con noi!”. Speriamo che il grido d’aiuto dei volontari sia valso a smuovere la coscienza di quante più persone possibili.