Legato con il nastro isolante, gli rimaneva un ora di vita. La commovente storia di Justice, il cane salvato dai gatti
Questo piccolo cane dal pelo marrone era sulla buona strada per essere lasciato morire anonimo: è stato lasciato da solo in un campo vicino al negozio Canadian Tire con del nastro isolante attorno a muso, collo e zampe in modo che potesse a malapena muoversi.
È stato qualcuno della sua specie ad accorgersi della sua presenza: un cliente del negozio, Dead Cresswell, dopo aver fatto compere nel Canadian Tire, andò alla macchina e vide i gatti agitati, così decise di farli scendere per fare una passeggiata con loro. Appena scesi dal veicolo, corsero via più spediti del solito e andarono accanto al cane abbandonato.
Dean vide dunque il musetto del cane sbucare da lontano, legato con il nastro isolante: sfortunatamente non aveva con sé un coltello o qualcosa di utile per tagliare il nastro, così chiamò subito la polizia. Se non fosse arrivato lui o non se ne fosse accorto, il piccolo non avrebbe sopravvissuto più di qualche ora.
La veterinaria Melanie Coulter, facente parte della Windsor-Essex County Humane Society, ha scoperto che il cagnolino, poi battezzato Justice, era praticamente paralizzato: muso e zampe erano incredibilmente gonfi, il suo respiro era affannoso. Anche dopo aver rimosso il nastro, Justice faceva fatica a stare in piedi da solo.
Tuttavia, nonostante le torture che ha subito, dovrebbe riprendersi completamente in un tempo non troppo lungo. Melanie ha inoltre aggiunto che Justice è un cane molto dolce, anche se deve ancora recuperare le forze e capire di essere effettivamente al sicuro ma tutti hanno fiducia che tornerà in buona salute.
La buona notizia è anche he Justice ha avuto giustizia: Michael Earl Hill, trentaduenne di Amherstburg, nell’Ontario, è stato accusato di aver causato intenzionalmente dolore inutile ad un animale innocente. E per Justice una famiglia vera arriverà presto, basta solo aspettare che finisca le cure mediche e sarà impaziente di trovare una casa accogliente.
Fonte: thedodo.com