Legato E Trascinato Con La Macchina Per Tutto Il Quartiere, Adesso Rischia Di Essere Restituito Al Suo Aggressore
Vogliamo raccontarvi una storia che ha alla base alcuni fatti accaduti circa due anni fa in Spagna ma che sono tornati d’attualità perché riguardano le leggi che, invece di proteggere e tutelare, sembrano essere fatte per punire noi, che amiamo gli animali e gli animali stessi.
Ma cominciamo dall’inizio. Circa due anni fa un uomo JMC (purtroppo di questo “individuo” abbiamo solo le iniziali), ha legato il suo cane con una corda e l’ha trascinato con la sua macchina sulle strade del suo quartiere.
In seguito a questo atto di pura follia, JMC è stato condannato dal tribunale penale n° 1 di Langreo per il reato di maltrattamento di animali ad una pena di tre mesi di prigione, con il divieto di esercitare qualsiasi forma di commercio che ha a che fare con gli animali.
In più, l’uomo ha dovuto pagare i costi delle cure di Nalon all’associazione nazionale per la libertà e i diritti degli animali (Anadel). Nalon era il cane di JMC, un mastino che ha subito gravi lesioni gravi dopo essere stato trascinato con una corda legata alla sua macchina per oltre un chilometro.
Il nome gliel’hanno dato i volontari subito dopo averlo salvato. L’importo che JMC dovrà pagare è pari a 4.600 euro, oltre 250 euro per ogni giorno di degenza di Nalon. L’accusa aveva chiesto per lui dieci mesi di carcere.
Il problema sorge perché il testo della sentenza recita che: “Nalon figura come registrato e chipato per conto dell’imputato e, pertanto, deve essere restituito al legittimo proprietario, a meno che esso non rinunci”.
Pertanto, l’associazione Anadel ha iniziato una campagna per raccogliere dei fondi per assumere un avvocato che si opponga a questa terribile possibilità. Loro vorrebbero dare in adozione Nalon a una famiglia che gli faccia dimenticare il suo doloroso passato e permettergli di vivere serenamente la sua vita.
Fonte: elcomercio.es