Marito dal cuore nero minaccia di fare del male a moglie, figlia e cucciolo, così la riporta al canile
Questa è una storia commovente che sono sicura che vi piacerà leggere nel giorno di Natale, perché riflette esattamente lo spirito di queste feste: fare di tutto per stare insieme e amarsi aldilà dei problemi.
La nostra storia inizia quando una donna che subiva abusi da anni da parte del suo compagno decide di lasciarlo. La donna ha preso sua figlia e la sua amata cagnolina ed è andata via, chiedendo l’aiuto delle istituzioni.
Nel posto dove le hanno offerto una casa non poteva portare anche la sua cagnolina e la donna ha dovuto, suo malgrado, portare la cucciola in un rifugio in attesa di trovare una soluzione. E in breve tempo, la donna è riuscita a trovare una sistemazione che le avrebbe permesso di portare anche la cagnolina con sé.
Ma per poter tenere la cagnolina in quel rifugio c’era una retta da pagare. Con ogni giorno che passava la somma aumentava ed è diventato sempre più improbabile che la donna riesca a pagare quella somma. Una sofferenza terribile per le due donne che temevano di non poter più abbracciare la loro amata Cuddles (Coccole).
Ma la sua storia è stata fatta pubblica e un gruppo di benefattori hanno raccolto i soldi necessari per pagare l’intera somma che la donna doveva al rifugio e così ha potuto riprendersi Cuddles giusto in tempo per festeggiare il Natale insieme.
Nicole (nome di fantasia) ha subito abusi da parte del suo compagno per anni ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata proprio la cagnolina. L’uomo aveva cominciato a picchiare il cane.
“La acchiappava e la colpiva ogni volta che voleva controllarmi e farmi fare quello che lui desiderava” ha raccontato la donna.
Quando Nicole non ce l’ha fatta più a sopportare, è scappata di casa. Lui era al lavoro e lei ha ammucchiato poche cose personali dentro un sacco d’immondizia, ha preso sua figlia e il cane che lei aveva salvato 5 anni prima ed è fuggita. Cuddles era piccola ed è entrata all’interno della sua borsetta e le due donne sono salite sul primo autobus che le ha portate lontano da quella casa maledetta.
Ma quando sono arrivate a St. Catharines, in Ontario, a migliaia di chilometri da lui, l’unico posto che poteva accoglierle era la casa per le donne che avevano subito abusi e violenze e lì Cuddles non poteva entrare. Nicole e sua figlia erano distrutte. Avevano la cagnolina da 5 anni e non potevano separarsi da lei.
“L’ho salvata quando era una cucciola. Un uomo l’aveva sbattuta contro un muro e io ho fatto di tutto per togliere Cuddles al suo aguzzino. Gli ho dato il mio stipendio per un mese per farmela dare. Sta sempre nella mia borsa. Viene con me dappertutto. Non ci siamo mai separate da allora.”
Questo fino al 21 di novembre, quando la donna è stata costretta a portarla in un rifugio. Non le hanno permesso nemmeno di visitarla perché hanno detto che vedendola venire e andare via avrebbe causato un ulteriore stress alla cagnolina.
A dicembre Nicole ha trovato un appartamento in cui potrà andare a vivere dal 1 di gennaio. Ma per tenerla tutti questi giorni all’interno del rifugio Nicole avrebbe dovuto pagare $23 al giorno. In totale si erano accumulati circa $1000 e lei non aveva tutti questi soldi.
Nicole ha spesso tutto quello che aveva nella sua nuova casa e non aveva altri soldi. Il rifugio ha capito il suo problema è ha abbassato la somma a $500 ma erano comunque troppi per Nicole. La donna ha dovuto dire alla figlia che il Natale sarà triste.
“Ho dovuto essere sincera con lei. Le ho detto che uscire da quell’inferno non è stato facile e che sarà difficile anche da adesso in poi. Ma lei mi ha risposto che l’unico desiderio di natale era avere Cuddles con noi di nuovo. E questo mi ha spezzato il cuore”
L’associazione Lincoln County Humane Society ha organizzato per loro una raccolta fondi sperando di raggiungere così la cifra per pagare le spese e riavere Cuddles. Oltre ad avere i soldi per pagare la retta del rifugio a Nicole le è stato dato un buono di $500 da spendere nel supermercato Wal-Mart. Un buon modo per ripartire con la loro vita.