Mi Chiamo Alex E Voglio Raccontarvi La Mia Storia Affinché Cose Del Genere Non Accadano Più
Ciao a tutti, mi chiamo Alex e vi racconto la mia storia.
Sono nato 3 mesi fa in un allevamento e sono un bellissimo setter inglese. Un giorno, esattamente il 9 luglio ho conosciuto i miei genitori adottivi: è stato amore a prima vista, li riempivo di baci ed attenzioni e loro mi hanno portato con se per cominciare una nuova vita tutti insieme. Purtroppo, già dalla prima sera ho cominciato a non stare bene e la mamma preoccupata ha chiamato il mio allevatore per chiedergli come mai vomitavo e lui, rassicurandola, le disse che ero piccolo ed ogni tanto capitava che rigurgitassi.
L’indomani partimmo per la Sicilia e io inizialmente non mi sentii tanto bene rimettendo ancora in macchina, ma poi dormii e giocai tutto il tempo del viaggio, felice di stare con la mia nuova famiglia. Arrivato in Sicilia mi ambientai subito nella mia nuova casa… giocavo,mangiavo e dormivo come un angioletto. Fino a che nuovamente ricominciai a non stare bene e subito mi portarono dal dottore veterinario che mi sottopose a degli esami ed analisi che rivelarono cosa mi faceva tanto soffrire: erano dei brutti parassiti, ascaridi e coccidi, ne ero davvero pieno. Anche le mie orecchie erano piene di acari e pulci e zecche si nascondevano sparse sul mio corpo.
Così diedero una terapia alla mia mamma e tutti e due speranzosi tornammo a casa, pronti a guarire e tornare subito a giocare e divertirci. Ma le cose non andarono così. Stavo sempre peggio e decisero così di ricoverarmi in clinica veterinaria per avere cure più appropriate. Da giovedì 14 mi trovo ricoverato in questo posto. Sono tanto grato a tutte le dottoresse che hanno fatto il possibile per aiutarmi e curarmi.
La mia mamma Alice veniva sempre a trovarmi per non farmi sentire troppo solo ma io vedevo che era tanto triste e ne ero dispiaciuto. Volevo starle vicino ma non riuscivo più a reggermi in piedi, ci provavo ma barcollavo e cadevo. Ho avuto anche paura quando ho rimesso ancora quei vermacci e la mia popò’ era piena di sangue… e tremavo. Ma volevo lottare. Davvero ci ho provato in ogni modo, ma questa mattina , domenica 17, il mio cuore non ha più retto e sono morto.
Vedo la mia famiglia tanto triste, mi hanno detto che gli manco da morire perché già mi amavano moltissimo e non capiscono come sia potuto succedere tutto questo. Infatti il mio allevatore aveva garantito per me, aveva detto che ero stato vaccinato e sverminato per bene, come è giusto che sia. Allora mi domando… Come facevo ad avere tutti questi parassiti? Cosa è successo durante i miei primi mesi di vita di così grave che mi ha portato alla morte? Come stanno adesso i miei fratelli?
Ho chiesto alla dottoressa di telefonare all’allevatore per informarlo su quanto mi stava capitando, per aiutare anche loro che probabilmente saranno ammalati come me… Tutti sappiamo quanto sono contagiosi e pericolosi questi parassiti e non voglio che muoiano anche loro.
Mi è dispiaciuto sentire che il mio allevatore non ha voluto più sapere niente di me e ha pure insultato la mia nuova famiglia accusandoli di avermi provocato i vermi durante il viaggio. Ma io lo so che loro non c’entrano perché questi mostri hanno cicli riproduttivi lunghi e io ne avevo davvero troppi. Domani attraverso un tampone cercheranno di capire se avevo contratto anche la gastroenterite, perché stavo davvero male.
Adesso non ci sono più ma voglio lo stesso ringraziare la mia famiglia, anche se siamo stati insieme una sola settimana. Voglio dirgli grazie per tutto l’amore che mi hanno dato e ancora grazie per aver provato a salvarmi la vita. So che non si fermeranno finché giustizia non sarà fatta, perché non si può morire così giovani o meglio.. non ci si può ammalare così piccoli. Altrimenti a che servirebbero i vaccini per noi pelosi? Io non ricordo più se sono stato vaccinato…
Ma se fossi stato seguito bene dal mio allevatore, non avrei dovuto avere tutti questi problemi.
Per questo voglio dire a tutti coloro che ci allevano, che ci crescono, di essere sempre responsabili e premurosi, perché non si gioca con le vite di cuccioli indifesi e nemmeno con i sentimenti delle persone.
Se non ci ami, non ci allevare, non speculare su di noi.
Vorrei infine che la mia storia venisse raccontata e condivisa da tutti voi, affinché ingiustizie del genere non accadano mai più.
Un grosso bacio a tutti
Alex
#giustiziaperalex