Mi dissero che il suo proprietario, il nonno, era venuto a mancare e lei doveva essere portata in canile perché nessuno la voleva. Ero scioccato. Come potevano farle questo?
A marzo del 2014 avevamo perso per colpa di un tumore il nostro amato dobermann Kali. Dopo nemmeno 6 settimane abbiamo scoperto che anche il nostro bassotto di 10 anni Oscar stava morendo per colpa di un tumore. Abbiamo dovuto aiutarlo ad attraversare il ponte dell’arcobaleno perché soffriva troppo verso la fine ed è stato molto doloroso anche per noi prendere questa decisione.
Eravamo devastati ma poi è successa una cosa che ha cambiato le nostre vite. La mia compagna aveva deciso di lasciare il lavoro. L’ho fatto anch’io. Avevamo un po’ di risparmi messi da parte. Abbiamo venduto entrambe le nostre case e ci siamo trasferiti in una casa in campagna a distanza di 2 ore dalla città.
Stavo andando al lavoro per il mio turno da infermiere in una casa si riposo. Era la mia ultima settimana di lavoro e avevo dovuto fare qualche visita a domicilio al posto di una collega. Entrando nella casa del paziente ho visto un adorabile bassotto di colore marrone che mi guardava curioso. Somigliava tantissimo al mio amato Oscar. Era una femmina, sei chiamava Amber e aveva 8 o 9 anni. Mi dissero che il suo proprietario, il nonno, era venuto a mancare e lei doveva essere portata in canile perché nessuno la voleva.
Ero scioccato. Come potevano farle questo? Ho implorato la famiglia di non portarla in canile prima di chiamarmi e ho lasciato il mio numero di telefono. Nelle prossime settimane sono stato impegnato a fare i bagagli e trasferirmi nella casa in campagna. Il giorno dopo il trasferimento ho ricevuto una telefonata. Il nipote del proprietario di Amber mi domandava se la volevo ancora altrimenti il giorno dopo l’avrebbe portata in canile.
Ho detto che il giorno seguente sarei venuto a prenderla. Me l’ha data con una copertina e con un pezzo di carta dove stava scritto il suo numero di microchip per fare la registrazione a nome mio. Ho scoperto che aveva 10 anni, esattamente come il mio Oscar. All’inizio è stato difficile ma si è subito abituata. Gioca come se fosse una cucciola.
Non so molto di lei ma è come se avessi ripreso la vita di Oscar da dove si è bruscamente interrotta. Non so nulla della sua vita passata ma so che adesso è felice e amata da noi e dai nostri nipoti. Ama viaggiare con noi in giro per il paese. Abbiamo attraversato insieme 25 stati. Adesso ha 12 anni e spero che ne farà altri 12 compleanni insieme a noi… Salvare Amber è stato un po’ come salvare noi stessi dalla solitudine. Lei è la cosa migliore che poteva capitarci. Adottate anche i cani anziani… hanno così tanto amore da dare!