Michigan, centinaia di persone si sono riunite per dare il saluto finale al cane della US Navy colpito da cancro: “Le parole non possono esprimere quello che provo. Voglio correre via e non fare quello che devo fare. Ma devo essere forte. Dinner ha benedetto la mia vita con amore, ammirazione, felicità e forza.”
Michigan, centinaia di persone si sono riunite per dare il saluto finale al cane della US Navy colpito da cancro. Il cane ha prestato servizio in Afghanistan ed è rientrato dopo il suo pensionamento nel 2014. Si tratta di un labrador di 10 anni che ha reso il suo servizio nella Marina degli Stati Uniti grazie al suo raffinatissimo olfatto.
Il cane ha ricevuto tutti gli onori prima di essere soppresso.
Il dolore era diventato lancinante e la sua vita era un tormento, non era più vita, era solo sofferenza.. L’eutanasia è avvenuta sulla USS LST 393, una nave museo a Muskegon. Come per tutti gli eroi, la sua bara è stata avvolta nella bandiera degli Stati Uniti.
Il cancro che lo aveva colpito gli aveva completamente consumato le ossa e, purtroppo, non c’era niente da fare per poterlo salvare o quanto mane per permettergli di godere dei suoi ultimi giorni. La cerimonia svolta in suo onore è stata organizzata dal caporale Jeff DeYoung che è stato compagno del cane dal 2009 al 2014. Una volta andato in pensione, il cane è stato adottato dal caporale perché non erano semplicemente colleghi di lavoro, ma era nata una grande amicizia.
Il caporale racconta che è diventato collega del cane a 19 anni e ora che ne ha 27 deve dire addio ad uno dei pezzi più importanti della sua vita.
Jeff racconta la sua ultima notte con Dinner:
“Le parole non possono esprimere quello che provo. Voglio correre via e non fare quello che devo fare. Ma devo essere forte. Dinner ha benedetto la mia vita con amore, ammirazione, felicità e forza. Grazie a lui ho una famiglia, grazie a lui sono stato in grado di vivere. Che Dio ti accolga a braccia aperte. Buona sera fratello, addio amico mio. Da questa sera riposa in pace sapendo quanto ti amavo e quanto mi mancherai.”