‘Il mio nome è A5048803, li ho sentiti parlare, occupo il loro spazio da troppo tempo. Hanno detto che presto dormirò per sempre. Ma prima c’è una cosa che voglio dirvi’

Ormai conoscete tutti e bene il rifugio di Carson, è uno tra quelli con più alto tasso si sovrappopolamento e di conseguenza è uno di quelli che ricorre di più all’eutanasia. Ogni animale ha un codice, nemmeno un nome, un numero identificativo proprio come un carcerato. Ogni animale ha un determinato tempo a disposizione. Se entro quest’ultimo non riesce a trovare famiglia, che si tratti di un cane o un gatto, cucciolo o adulto, verrà messo a dormire per sempre.

Il cane nella foto si chiama Gunner e quando è stato abbandonato fuori la porta di questa “prigione”, aveva soltanto un anno. Aveva tanto dolore nel cuore, ma era un cucciolo bellissimo, quindi le aspettative di adozione erano abbastanza elevate rispetto agli altri cani nel rifugio. Il problema è che, entrato nel rifugio, il Gunner felice, raggiante e giocherellone è scomparso. Al suo posto adesso c’è un cane triste, depresso, impaurito, diffidente nei confronti dell’essere umano, un cane che di certo a nessuno farebbe piacere avere in casa.

E’ passato un anno dal suo arrivo, un lungo tempo concesso solo perché era un cucciolo, un tempo che però adesso sta per scadere. Gunner se ne sta in uno stretto angolo di un boxe, piangendo ogni giorno. L’idea che il suo destino è già segnato ci strazia il cuore, così come sta spezzando adesso i vostri.

Gunner non è l’unico, centinaia di cani come lui cercano una famiglia, i volontari di tutto il mondo si fanno in 4 per salvarli dalla strada e per curarli ma dargli una seconda possibilità spetta a noi. E’ per questo che oggi vogliamo promuovere l’ADOZIONE, vogliamo chiedervi di aprire i vostri cuori, di non comprare i cani e non perché un cane di razza non sa dare amore, ma perché più contribuiamo il mercato, più gli allevatori lucrano e più cani come Gunner soffrono.

Così sono due le condanne, condanniamo madri costrette a partorire per accontentare l’uomo, che poi strappa loro i cuccioli senza nemmeno permettere loro di crescerli e di conoscere l’amore tra madre e figlio e condanniamo i randagi ad una morte certa, in un mondo in cui nessuno li vuole, in un mondo in cui si sentono traditi e inutili. Guardate questi occhi e provate a dire che non riescono ad intenerire il vostro cuore:

“Il mio nome è A5048803, li ho sentiti parlare, occupo il loro spazio da troppo tempo. Hanno detto che presto dormirò per sempre. C’è una cosa che voglio dirvi: mi hanno lasciato qui perché non ero abbastanza amichevole. La verità è che non ricordo l’ultima volta in cui hanno giocato con me. Non ricordo l’ultima volta in cui mi hanno dato un biscotto e oggi non ricordo più quale era il mio vero nome. So che se questa è la cosa giusta, se questo è ciò che mi aspetta, io dormirò in silenzio ma voglio dirvi che ho ancora tanto amore da dare e so che tu sei la fuori. Se è così, devi sapere che io ti sto aspettando’, questo è il messaggio che i volontari hanno scritto per Gunner, un messaggio che ci ha fatto scendere una lacrima sul viso e che speriamo che riesca ad arrivare dritto al cuore di qualche angelo.

Purtroppo Gunner si trova lontano da noi, ma speriamo comunque di arrivare a qualcuno vicino a lui. Si trova al Los Angeles County Animal Control – Carson e il suo numero di identificazione è A5048803, un numero, non un nome.

Queste immagini amici servono per sensibilizzare l’animo umano, per questo vi chiediamo di condividerle e di promuovere l’adozione. Aprite i vostri cuori ai cani nei canili, salvate una vita e preparatevi ad essere amati in un modo in cui mai lo siete stati prima nella vostra vita.

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