Nel cartello c’era scritto di non guardare il gorilla negli occhi e di non avvicinarsi al vetro, ma al ragazzo non interessava. Continuava a burlarsi del triste primate, provocandolo fino a quando l’animale si è arrabbiato, e ha fatto l’impensabile,lasciando sconvolti tutti i presenti.

Gli animali, negli zoo, non possono avere una vita serena e vengono sempre sottoposti a gravi stress. A raccontarcelo è questa storia del gorilla dello zoo di Londra. Il povero animale è stato preso in giro e stuzzicato da un visitatore che lo ha spinto alla disperazione e ad arrabbiarsi. L’animale, non potendone più, ha preso una pietra e l’ha lanciata contro il vetro di protezione, per poi scappare. Forse nel suo pensiero avrebbe voluto tirarla nella testa del visitatore poco intelligente, ma il gorilla è superiore a queste persone.

Kumbuka è un gorilla maschio di 29 anni e la sua area è chiusa da un vetro di sicurezza da cui tutti guardano la sua vita, non lasciandogli un attimo di tranquillità. Sul cartello vicino alla recinzione del gorilla c’è un cartello ben visibile che dice: “Non guardare il gorilla negli occhi, non avvicinarsi al vetro!” L’animale infatti, come tanti altri (compresi gli esseri umani) percepisce lo sguardo fisso negli occhi come una sfida e quindi la cosa gli fa leggermente girare le scatole. Chi non avrebbe questa reazione vivendo sotto lo sguardo di un sacco di persone che ogni giorno ti sbeffeggiano e ti sfidano, sentendosi protetti dal vetro.

Comunque c’è sempre chi invece di essere fuori dalla gabbia, dovrebbe essere dentro, come quello che ha istigato Kumbuka alla sfida. Parliamo di uno studente universitario che dovrebbe avere un livello d’intelligenza un po’ più elevato della media. Per fare il gradasso con le sue amiche ha iniziato a provocare il povero Kumbuka. Il ragazzo lo imitava emettendo versi e battendosi sul petto saltando come un indemoniato, il tutto fissandolo negli occhi. All’inizio il gorilla lo ha ignorato, poi ha iniziato a fissarlo e alla fine non lo ha sopportato più è ha spaccato, attenzione, per scappare non per aggredire il ragazzo, il vetro di sicurezza.

A quel punto si scatena il panico, la gente scappa, anche Kumbuka avrebbe voluto scappare lontano da quella folla che ogni giorno infligge umiliazioni, da quella massa di gente che per divertimento lo costringe a vivere in condizioni ben lontane dalla sua natura. In quel frangente arriva la pulizia, armata fino ai denti, c’era anche l’elicottero, come nel film King Kong.

Si tratta di 90 minuti di puro panico creati da un emerito sciocco che non conosce il rispetto delle regole e degli animali. Il povero Kumkuba, terrorizzato dal caos, è stato individuato subito e colpito da un dardo tranquillante e riportato nella sua gabbia. Tutto torna come prima, lo spettacolo continua e nessuno si domanda come evitare che gli animali vengano sottoposti ad un continuo stress.

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