Niente riposo, niente cure, niente nutrimento, la bestia è collassata, stroncata dal dolore e dalla fatica. Per fortuna, 12.000 persone sono intervenute per cambiare il suo destino.
La vita di un animale, per certe persone, non ha nessun valore!
Segorbe è la cittadina spagnola dove è stato fotografato un asinello in condizioni pietose. Il proprietario lo considerava esclusivamente una macchina al suo servizio: sempre stracarico, a lavorare, senza esser nutrito e senza esser mai staccato dal carro che trainava.
Niente riposo, niente cure, niente nutrimento, la bestia è collassata, stroncata dal dolore e dalla fatica.
La polizia ha appurato che l’uomo aveva anche un cane, tenuto nelle stesse condizioni dell’asino. Il cane è stato portato subito in un centro di recupero per animali maltrattati, ma l’asino non ha subito la stessa sorte. Fortunatamente, un uomo, ha deciso che doveva far di tutto per portare in salvo anche l’equino, così ha preso contatto l’associazione El Rifugio del Burrito.
Il caso dell’asino era noto alla stampa e tutti conoscevano la situazione di quel povero animale, ma la burocrazia, si sa, non è amica della vita. Veronica Sanchez, direttrice dell’associazione El Rifugio, ha deciso di avviare una campagna con Change.org e in sole 13 ore ha superato le 12.000 firme a favore dell’asinello. Questa petizione ha dato lo stimolo alla corte locale che è intervenuta immediatamente per far sequestrare l’animale al proprietario insensibile.
Quando si è rifiutato di consegnare l’asino, sono intervenute le autorità per recuperarlo e portarlo al centro recupero. Qui il veterinario ha stabilito che l’animale era pieno di piaghe infette ed era molto denutrito e sottopeso.
L’asinello, che è stato battezzato Vida, ha iniziato il suo percorso di recupero: sono state curate tutte le ferite e gli è stata praticata un’alimentazione forzata per rimetterlo in forze. Dopo pochi giorni si stava già riprendendo ed è stato trasferito al centro Castellon, dove continuerà la sua ripresa.
Una volta ristabilito completamente, affronterà un viaggio che lo porterà in un rifugio a Malaga, dove potrà ricominciare una nuova vita, insieme con altri 300 asini che hanno vissuto la sua stessa storia.