“Non l’avevano maltrattato, abbiamo preso un abbaglio ma come potevamo immaginare, così a prima vista, nessuno l’aveva toccato era successa una cosa rarissima ma che ai cani può accadere!”
Un pomeriggio di Novembre 2016 i volontari del rifugio Harris County Shelter si sono trovati davanti un caso mai visto prima. Un pastore tedesco, completamente paralizzato e visibilmente provato era stato portato al centro con una carriola. Il fatto più preoccupante e allarmante è che i medici non avevano idea di quale potesse essere la causa del suo malessere. Più passavano i minuti più sembrava che un’aurea nera avvolgesse il suo copro e i suoi organi paralizzandoli e spegnendoli uno ad uno.
“E’ stata una lotta contro il tempo.” Ha dichiarato una volontaria. “I medici si consultavano, facevano esami su esami e ricerche in tutti i campi della medicina. Solo dopo qualche ora è stata trovata una possibile causa a cui facevano riferimento tutti i suoi sintomi e i risultati delle analisi del sangue. La diagnosi è stata una grave infezione virale al cervello, che gonfia le cellule neurologiche portando alla morte senza scampo.”
“L’unica cura in grado di dare qualche speranza è la somministrazione in dosi massicce di ivermectina. Si tratta di un antiparassitario che se somministrato in quantità normali non ha controindicazioni. Ma per le dosi che occorrevano in questo caso, il rischio era quello della cecità, tossicità e persino la morte. In più è una cura molto costosa e ci siamo dovuti rivolgere ad un rifugio con noi gemellato in Texas. Era l’unica possibilità per quella povera creatura e valeva la pena di provare.”
Sono state ore interminabili quelle che hanno seguito la prima somministrazione. Ma sotto lo sguardo emozionato di tutti, già dopo qualche ora il piccolo, chiamato Cubby, ha iniziato a riavere il controllo del suo corpo.
I medici avevano trovato la giusta terapia e ne era valsa la pena di rischiare. Cubby è stato sempre meglio e dopo qualche settimana i veterinari lo hanno dichiarato definitivamente fuori pericolo.
Cubby probabilmente ha contratto il virus mentre cercava del cibo negli angoli più remoti delle strade.
La disperata lotta alla sopravvivenza gli stava costando la vita.
E’ giusto che un essere vivente debba rischiare ogni giorno di morire solo per garantirsi un diritto che dovrebbe essere sacro per tutti? Dove stiamo sbagliando?