Non mangiava da giorni, non interagiva con nessuno e rifiutava anche le medicine. Ma quando i volontari le hanno messo accanto Lulu, è successa una cosa a dir poco miracolosa
Le malattie mentali degenerative nelle persone anziane sono tremende. Annullano una persona piena di ricordi e cose da raccontare per trasformarla in un sacco vuoto afflosciato in angolo dove nessuno, nemmeno lei stessa, capisce la sua profonda sofferenza.
Una persona che soffre di malattie di questo tipo spesso si rifiuta di prendere le poche medicine che potrebbero in minima parte alleviare la sua sofferenza e soprattutto non riesce ad interagire con chi le sta intorno e le vuole dare una mano, sebbene spesso voglia essere aiutata, risultando al contrario quasi sgarbata e cinica, se non totalmente muta ed isolata da tutti.
Tuttavia, di recente alcuni studi hanno dimostrato che gli animali da compagnia possano avere un impatto più che positivo nelle vite di queste persone. Ovviamente non si parla di lasciare una persona con questo tipo di malattie sola in casa con un animale, perché non sarebbe in grado di gestirlo, bensì di introdurre la presenza di cani e gatti nelle case di riposo e di cura specializzate.
TheraPaws, ad esempio, è un programma formulato da un’associazione inglese che prevede l’introduzione di cani e gatti appositamente addestrati per fare compagnia alle persone malate. I volontari portano con sé gli animali per la terapia e fanno passare ai malati del tempo con loro. I cani, ad esempio, rappresentano una grande fonte di speranza ed allegria e regalano sensazioni confortanti alle persone che vengono a contatto con loro.
In particolare, i volontari hanno raccontato di una donna che per ben 3 giorni non ha mangiato né parlato: non appena ha visto il cane che le ha portato lo staff di TheraPaws, ha iniziato a sorridere come una bambina e a parlare con la gente che la circondava. Da quel momento è avvenuto il miracolo… non solo ha ripreso a parlare ma anche a mangiare e prendere le medicine!