Non aveva un nome… la chiamerò Mary… e vi racconterò la sua storia… il mondo deve conoscere la sua dolcezza. Aiutatemi a far volare un angelo
Stavo caricando la sua foto per cercare di trovarle una famiglia. Per lei avrei voluto una casa con giardino e tanto amore e coccole. Avrei voluto dei giocatoli e tanti deliziosi biscottini. Avrei voluto il meglio perché era dolcissima. Ma non ho avuto il tempo… maledetto tempo!
Stavo preparando una scheda per lei… e sono arrivata al nome. Non conoscevo il suo nome! Avevo solo un numero d’identificazione. Ho chiamato il canile per chiedere il suo nome. E mi hanno risposto che non aveva un nome. Non gliel’avevano dato perché quella mattina l’avevano mandata a morire. Ai morti non serve un nome…
Le lacrime sono cominciate a scendermi sulle guance. Non potevo capire il perché! Mi hanno detto che il canile era pieno e che i pitbull sono i cani meno adottabili. E lei non era più una cucciola… nessuno l’avrebbe presa. E l’avevano messa in lista per l’eutanasia.
Ho deciso di caricare la sua foto e la sua storia lo stesso. Perché il mondo deve vedere la sua dolcezza, il suo sguardo timido e sincero. Il mondo deve averla sulla coscienza. Abbiamo ucciso un angelo, un angelo che io ho deciso di chiamare Mary.
Sto scrivendo e la rabbia mi assale. A tutti quei individui che decidono i far partorire cucciolate nel magazzino dietro casa per poi vendere a gente senza cuore che regala cuccioli per natale… gli stessi che dopo pochi mesi finiscono sulle strade… alla società che se ne frega… auguro di sentire quello che quest’angelo ha sentito nella stanza della morte. La paura, il terrore, il freddo e la tristezza infinita…
La vita di Mary è finita a 2 anni…
Ditemi… Come possiamo ire che noi umani siamo la più grande creazione di Dio? Siamo la peggiore piaga della terra. Riposa in pace dolce angelo. Prima o poi l’umanità pagherà!