Palermo: arriva la svolta tanto attesa. Ritrovati i cani spariti dal canile. Avevano ragione gli animalisti, è stato un rapimento
Un anno concitato il 2016/2017 a Palermo. Il canile di Palermo è stato oggetto di molte critiche, a quanto pare tutte fondatissime!
Il canile, dopo un sopralluogo venne dichiarato inagibile e, dopo molte segnalazioni si arrivò allo svuotamento dello stesso per permettere i lavori. Qui iniziò il peggio del peggio, 480 euro a cane offriva il comune. Alle porte del canile, con tanto di documentazione firmata dal sindaco Orlando, si presentò la Notaristefano, nota staffettista pseudo volontaria, più volte venuta fuori per le magagne e le fini sospette dei cani presi, guarda caso sempre nel canile!
Era marzo quando i volontari di molte associazioni si incatenarono ai cancelli del canile, lei pronta ad entrare per fare un bel carico di anime, la polizia fece spostare loro, si lei entrò e fece i suoi comodi, uscendo con il furgone pieno pieno. Il sospetto che incombe è quello della vivisezione, questo è quello maggiore!
I volontari siciliani avevano cani già adottati ma nessuno, in particolare il sindaco che per legge ne è il proprietario del cane detenuto, ascoltò le richieste di rilascio per andare in famiglia.
Le associazioni del nord avevano offerto stalli gratuiti ma nessun cane uscì di li, solo quelli dentro al furgone della signora. Trasferiti forse per i 900.000 euro che venivano stanziati per il mantenimento degli stessi?
Gli animalisti, quelli veri quelli che gridano con il cuore in mano, con l’aiuto dell’Onorevole grillino Paolo Bernini hanno sporto denuncia, non una, ma tante. In una parte di terra accusata di omertà hanno fatto questo gesto enorme, senza precedenti, sicuri di avere ragione e che se solo fosse stata aperta l’inchiesta ne sarebbe uscita la verità.
Avevano ragione loro, i cani sono stati rintracciati, un giudice ha dato ascolto a tutti loro e presto, la signora e i suoi 3 soci dovranno dare spiegazioni molto concrete in tribunale. Questo passo è stato fatto, non sottovalutate, è stata, forse, la prima volta che un giudice ha dato voce a cani dimenticati, anziani e cuccioli, rinchiusi da una vita e per tutta la vita dietro le sbarre. Si perché è vero che in altri paesi vengono soppressi dopo 3 mesi per non gravare sullo stato ma è forse meno dignitoso dei nostri chiusi a vita perchè tutti insieme fanno lo stipendi di decine di porci? Ragazzi condividiamo, grandi palermitani, forza e coraggio, un passo la volta. Aspettiamo le foto dei cagnolini, una famiglia uscirà!