Pelado, il toro De la Vega, è stato lasciato libero per le strade e provocato in tutti i modi, così da costringerlo ad attaccare. Il gigante buono non ha mai reagito, e adesso gli animalisti vogliono salvarlo con petizioni e manifestazioni.
PACMA, il partito animalista europeo lotta da anni contro di festeggiamenti di Tordesilals, o meglio, contro l’uccisione del toro De la Vega. Gli spagnoli, si sa, non rispettano molto i diritti degli animali e sembra che gli spettacoli cruenti, crudeli e sanguigni siano l’unica cosa che riesce a unificare questo popolo così in contrasto con sé stesso. Quest’anno PACMA era riuscito ad ottenere la soppressione di questo rito malvagio ma i fanatici del massacro al toro, poverini, si sono irritati per la scelta fatta dal Consiglio Direttivo di Castiglia che ha stabilito che il toro non potrà più essere ucciso con le lance. Ora, vien da pensare una cosa: siamo del XXI secolo, la Spagna è in Europa quindi non è un paese isolato dal mondo in cui sono ancora forti i riti sacrificali e le credenze ataviche, non sarebbe ora di civilizzarsi un pochino ed abolire tutte le varie mattanze di tori? Giusto per dimostrare che la razza umana si è evoluta veramente!
Comunque la festa ha avuto inizio, gli organizzatori si sono sentiti controllati e gli attivisti hanno monitorato la situazione. Anche la Guardia Civil ha controllato che tutto rispettasse la normativa data dal Consiglio Direttivo.
Il Pelado (il toro di quest’anno) ha girato per la città e i manifestanti si sono resi conto che l’animale, se non è aizzato e quindi terrorizzato, non ha intenzione di assalire nessuno. Bene, il desiderio di violenza e di sangue degli spagnoli non è rimasto per nulla soddisfatto da questa sfilata pacifica. Il toro addirittura cercava erbetta da brucare mentre raggiungeva l’arena, ma la gente continuava ad inveire, dargli bastonate e aizzarlo. Definire queste persone è impossibile, servirebbero parole così dure che forse non sono state ancora inventate. Certo, rispetto alle edizioni scorse, il toro ha rimediato solo bastonate e non lance che lo facevano arrivare all’arena mezzo dissanguato.
Il toro si è addentrato in un boschetto vicino all’arena e la festa è finita. Perfetto, tutti felici vero? Almeno un toro si è salvato e sta brucando sereno la sua erbetta! Illusione! Gli assetati di violenza non si fermano davanti a queste cose, anzi, alla loro voglia di crudeltà si aggiunge quella della vendetta. Gli organizzatori della festa hanno raggiunto il toro, gli hanno sparato un dardo anestetico e lo hanno portato di nuovo in gabbia da dove partirà per essere macellato.
Ma gli attivisti non si fermano, vogliono salvare questo meraviglioso animale e hanno avviato una petizione in rete per salvare Pelado, che ha raggiunto le firme necessarie.