Le armi da fuoco sono le armi più terribili che un uomo possa usare. Un singolo sparo può uccidere una persona o un animale in pochi secondi.
Un giorno un giaguaro di 11 mesi di nome Yaria, è stato trovato con 18 proiettili da fucile da caccia nel corpo, era sconvolgente che fosse ancora viva. I suoi soccorritori credettero che sarebbe morta da lì a poco.
Nonostante ciò l’animale aveva ancora un po’ di forza, ringhiava e muoveva leggermente il collo, ma il suo corpo era paralizzato.
María Cristina Cely, una veterinaria del”Darwin Animal Doctors” a Galapagos, in Ecuador, dove è stata trovata Yaria, credeva che il piccolo giaguaro fosse stato colpito dagli agricoltori di Shushufindi.
“Questa è una zona piena di allevatori, e i giaguari passano spesso le notti nelle fattorie uccidendo bestiame, è sicuramente questo il motivo degli spari”, ha detto María.
“Se non fosse stata trovata e non fosse stata curata, non sarebbe sopravvissuta, era paralizzata, non poteva nè bere nè mangiare” continuò María.
Fortunatamente, è stato trovato in fretta e caricato dagli abitanti del paese nel loro camioncino. Hanno guidato per cinque ore per portarla in un ospedale veterinario nell’università di San Francisco de Quito, nella capitale dell’Ecuador.
I veterinari erano preoccupati per la gravità delle lesioni di Yaria. Anche se fosse sopravvissuta non sarebbe più stata in grado di camminare.
Tuttavia, il team di veterinari, guidato dal dottor Ortega, era determinato a fare tutto il possibile per rimettere in forma Yaria, nonostante le sue scarse possibilità di recupero.
E’ sopravvissuta a 18 proiettili, ha sicuramente lo spirito giusto per affrontare le lesioni!!
Aveva bisogno di un’operazione chirurgica per rimuovere i proiettili dalla sua colonna vertebrale
Il team di veterinari ha tenuto sotto controlo Yaria per molto tempo dopoo l’intervento, capirono che era andato tutto bene quando miracolosamente Yaria iniziò a muovere le zampe.
Si alzò e cominciò a dimostrare ai medici la sua tenacia, anche piccoli movimenti avevano un grandissimo valore!
Yaria, dopo pochi giorni, iniziava già a stare meglio. Rimase in una piccola ma accogliente gabbia. Il personale per tenerla occupata la riempiva di carta con cui giocare.
Dopo un mese circa, Yaria è stata trasportata a Lago Agrio, dove rimase in un recinto molto grande nel suo habitat naturale.
“Ha recuperato quasi il 95% delle sue funzioni vitali” spiega Maria.
I veterinari sono fiduciosi e credono che sarà possibile rilasciare Yaria in selvaggio molto presto.
Per prepararla alla vita selvaggia la squadra si è assicurata che Yaria non stesse più troppo a contatto con gli esseri umani.
“Abbiamo fiducia che Yaria possa recuperare al 100% le sue funzioni e che presto sarà liberata, siamo tutti in attesa di vederla crescere e portarla insieme agli altri giaguari!”
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