Il cancro era diventato ormai parte di se, ma nel suo cuore c’era ancora un desiderio. La sua mamma fa per lui un ultimo sacrificio, non immaginava di sicuro l’effetto che avrebbe avuto portare un animale a casa
Questo commovente racconto lo lascia Ronda, mamma di Ryan. La signora Mott decide di esaudire tutti i desideri del figlio nel poco tempo che ha a disposizione. Ryan è un bambino buono e dolce, ama ogni tipo di animale e la sua famiglia lo sa benissimo. Spesso si presenta a casa con trovatelli malconci e la mamma puntualmente lo aiuta a trovargli una sistemazione. Ne aiuta di animali ma, lui stesso nutre profondamente il desiderio di averne uno da coccolare. Hanno da poco saputo che il bambino non ha molto da vivere, un tumore al cervello presto cambierà la sua vita, peggiorerà giorno dopo giorno e loro, straziati, decidono di realizzare il desiderio di Ryan.
Ronda organizza una bella visita per tutta la famiglia al rifugio per gatti e lascia il figlio libero di scegliere l’amico che preferisce portare a casa. Il piccolo non riusciva a credere alla bella sorpresa e dopo qualche minuto di euforia si avvicinò a un gatto dal pelo scuro, si girò e disse:
” Lui mamma, scelgo lui e lo chiamerò Sandy.”
L’emozione traspariva dal viso di tutti i famigliari. Purtroppo i genitori sapevano che la malattia di Ryan non avrebbe permesso ai due amici di vivere a lungo insieme, ma avevano anche capito che ogni piccolo sorriso era una grande cosa.
Sandy aveva carta bianca in casa, poteva salire sui letti, poteva entrare e uscire di casa quando voleva. Il gatto accompagnò il suo piccolo amico nel doloroso cammino delle terapie. Sempre al suo fianco nei momenti peggiori, quelle giornate a letto al buio le passava sul letto con lui. Aveva capito che il suo padroncino era molto delicato, gli rimase accanto fino al più triste dei giorni, quello in cui la malattia l’ha strappato alla vita. Purtroppo Ryan non c’è più e Sandy è ciò che rimane ai genitori da coccolare al posto del figlio. Contribuisce a tenere vivo il ricordo del suo sfortunato umano e qualche volta strappa anche un sorriso a mamma Ronda.
Se volete, potete condividete questo racconto di vita come la famiglia di Ryan ha fatto con noi, portando in alto il valore di un amico a quattro zampe nella fase della malattia, non come quelle persone che dicono di non stare bene e si tolgono il cane!