Polly è una simil sharpei trovata adagiata sui binari, moribonda, evidentemente bastonata, in attesa che il treno la finisse. L’abbiamo salvata e affidata a una persona che si era offerta di accudirla a casa sua ma non abbiamo fatto il passaggio di proprietà. Non potevamo immaginare che questa ”dimenticanza” le avrebbe salvato la vita per la seconda volta
Questa storia ci arriva dai volontari del Rifugio Miletta di Agrate Conturbia (NO). La protagonista è Polly è simil sharpei di Porto Empedocle, Agrigento. Polly è stata trovata dalla signora Assuntina adagiata sui binari, moribonda. Avevano provato ad ammazzarla a colpi di bastone ma non c’erano riusciti e allora hanno deciso di metterla sui binari, per farla finire dal treno.
Fortunatamente una signora con un grande cuore, di nome Assuntina, passando di la si è accorta di lei e l’ha soccorsa. Le ha dato le prime cure poi Polly è stata inviata al Rifugio Miletta. Purtroppo le bastonate le hanno danneggiato il cervelletto e l’hanno resa cieca. La cagnolina ha delle difficoltà motorie ma, nonostante tutto, ama le coccole e i baci e adora poltrire al sole, nel giardino.
Ma l’odissea di Polly non era mica terminata. Inizialmente i volontari del Rifugio Miletta avevano deciso di affidarla a qualcuno che si prendesse cura di lei. E hanno individuato una persona di fiducia che frequentava il rifugio. Non hanno fatto il passaggio di proprietà e questo, probabilmente, ha salvato la vita di Polly per la seconda volta.
Quella persona che loro pensavano fosse di fiducia, nel nome del suo “amore” per gli animali, ha deciso di sopprimere Polly perché, a detta sua, la cagnolina soffriva. Fortunatamente, non avendo la patria podestà, non ha potuto portare alla fine il suo piano. Polly è tornata nel rifugio, dove rimarrà fino alla fine dei suoi giorni, amata e coccolata dai volontari.
La persona che voleva togliere la vita a Polly, però, non si è limitata a questo. Ha segnalato il rifugio alla Forestale e ai servizi veterinari per maltrattamento dicendo che il loro era un accanimento terapeutico… che la cagnolina aveva delle crisi neurologiche (cosa non vera). Basta pensare che Polly adesso non segue nessun tipo di terapia.
È una cagnolina allegra, dolcissima e serena, anche se, ha un problema con le persone che non conosce: cerca di morderle. Polly ha rischiato di morire non una ma bensì due volte per colpa della malvagità umana. Adesso per Polly i volontari cercano un’adozione a distanza che supporti il suo mantenimento.