‘Quella busta a me non piaceva per nulla. Temevo ci fosse un ordigno ma il mio cane tirava il guinzaglio e guaiva e alla fine ho deciso di avvicinarmi. Quando l’ho aperta ho fatto un salto all’indietro per lo spavento. D’entro c’era un piccolo’
Quello che è accaduto a Vicente López, una città argentina, ha lasciato tutti increduli. Un uomo di 65 anni stava passeggiando con il suo cane Orejón quando, arrivato all’incrocio tra le strade Blas Parera e Carlos Villate, ha notato una busta di plastica buttata per terra. A dire il vero, il primo ad accorgersene della busta è stato Orejón che ha cominciato a tirare al guinzaglio.
L’uomo inizialmente non voleva avvicinarsi, visto tutto quello che si sente in televisione sui pacchi sospetti ma il suo cane non aveva nessuna intenzione di continuare a camminare. Sembrava agitato e cercava in tutti i modi di raggiungere la busta. Alla fin l’uomo ha ceduto e si è avvicinato cautamente. Il cane ha cominciato ad annusare la busta e l’uomo l’ha aperta.
Ha fatto un salto all’indietro per la sorpresa. Dentro la busta c’era un neonato piccolissimo. Ed era vivo! L’uomo ha chiamato subito la polizia e l’ambulanza e il bimbo è stato trasportato subito in ospedale. Si tratta di un neonato di circa 10-20 giorni che hanno chiamato Matteo e che sta bene.
Sul posto è intervenuti gli agenti del Patrol Comando di Buenos Aires (la Polizia Provinciale). Il loro portavoce ha dichiarato: “Finora non sappiamo nulla dei suoi genitori e siamo alla ricerca di testimoni o persone che possono aver visto qualcosa”. Una delle persone che abitavano in quella zona e che ha dato le prime cure al bimbo fino all’arrivo dell’ambulanza ha detto che il bambino “era tutto nero e blu” e che si era spaventato pensando che sarebbe morto.
La polizia sta indagando, controllando anche i filmati delle camere di sicurezza della zona. Ma la cosa più importante è che Matteo è vivo solo grazie a Orejòn che ha dato l’allarme. Un piccolo eroe che merita tante coccole e biscottini e, la cosa più importante, si merita tanto amore.