Quella donna non me la raccontava giusta. Era tornata piena di sangue sui vestiti e sembrava fuori di testa. Ho preso il mio cane e ho seguito le sue tracce e

Questa storia ci ha lasciato senza parole perché ha dimostrato, ancora una volta, quanto gli animali siano umani e quanto gli umani siano animali…

Tutto è accaduto a Curtiriba, la capitale dello stato del Paraná, in Brasile. Una donna aveva notato che la sua vicina che aveva un grande pancione era andata nel bosco vicino ed è tornata piena di sangue sui vestiti. La donna si era insospettita ma, inizialmente, non ha dato molto peso… ha pensato che forse la donna si era fatta male, visto che il pancione era rimasto grande come quando era uscita di casa.

Ha fatto una camminata cercando di capire cos’era successo ma non ha trovato nulla di strano. Fuori si era fatto buio e la donna è rientrata dentro casa. Ma il suo istinto le diceva che qualcosa non andava bene e, la mattina, quando ha rivisto la sua vicina, ha notato che il pancione era diminuito.

Un terribile sospetto ha cominciato a farsi spazio nella sua mente. Sapeva che la pancia delle donne, subito dopo al parto non cambia molto le sue dimensioni ma il giorno dopo sì. Ha deciso di prendere il suo cane, un segugio, e si è addentrata nel bosco. il cane sembrava sapere cosa cercasse la donna e ha cominciato a correre avanti e indietro, indicandole la strada da percorrere.

La donna è arrivata così a una tana di armadillo. Guardando da vicino è rimasta scioccata. Dal terreno sbucava la testa di un neonato, sporco di fango e con tantissime mosche che gli ronzavano intorno. Aveva il cordone ombelicale ancora attaccato e, la cosa più importante, era vivo! Il cane sembrava impazzito e aveva cominciato a scavare nel tentativo di tirare fuori il neonato.

La donna è riuscita a tirarlo fuori dal fango ed è corsa a casa per lavarlo. Ha chiamato la polizia che ha subito arrestato la vicina. L’intuito della donna era giusto: la donna aveva partorito il bambino nel bosco e l’aveva seppellito dentro la tana di un armadillo. Il padre del neonato non era in città e ha appreso la scioccante notizia dalle autorità. La mamma, Lucinda Ferreira Guimarães, una donna di 40 anni, è stata arrestata per tentato infanticidio.

Il bambino si è salvato, dopo aver passato 24 ore sepolto in una tana di armadillo, grazie ad alcuni fattori che hanno giocato a suo favore:

  • il fiuto del cane che ha portato la vicina nel posto in cui era stato lasciato dalla madre
  • l’istinto della vicina che ha notato che qualcosa non andava nel comportamento della madre del neonato
  • la pioggia caduta quella notte che ha lavato la terra dalla faccia del neonato, permettendogli di respirare
  • la presenza del cordone ombelicale che, non essendo tagliato, ha fermato la perdita di sangue e gli ha permesso di sopravvivere
  • il fatto che il bambino aveva ancora nel corpo le sostanze nutrienti assunte all’interno del grembo materno

 

Una vicenda che, fortunatamente, si è conclusa bene…

Fonte: wereblog.com

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