“Siete pazzi! Permettere a un malato di Alzheimer ad avere un cane è pura follia!” Questo ci hanno detto quando il mio papà ha adottato Simón. Pochi mesi dopo è successa una cosa terribile che mi ha fatto pensare che forse quelle persone avevano ragione ma…
L’amore che un animale ha per il suo proprietario è un sentimento che non si può descrivere. Sappiamo bene che i nostri cani darebbero la vita per noi, se fosse necessario. E la storia che stiamo per raccontarvi lo dimostra senz’ombra di dubbio.
Il protagonista è Simón, un labrador che è riuscito a salvare il suo proprietario di 80 anni dalla morte. L’uomo soffriva di Alzheimer e ha rischiato di morire disidratato. A salvarlo è stato il suo cane che non l’ha abbandonato nel momento del bisogno.
Juan Pedro Aráoz è un uomo anziano che soffre di questa terribile malattia che è l’Alzheimer. L’uomo amava profondamente il suo cane Simón e, nonostante i suoi problemi di salute, cercava di portarlo spesso a fare una passeggiata.
Durante una di queste passeggiate, l’uomo perse l’orientamento, per colpa della sua malattia. Visto che tardava a ritornare, la sua famiglia cominciò a ricercarlo ma di lui e del cane non c’era nessuna traccia. Fu chiamata anche la polizia ma il risultato non cambiò: Juan Pedro sembrava scomparso nel nulla. Il giorno dopo faceva molto caldo. Le temperature superavano i 45°C e i familiari di Juan cominciarono a temere il peggio.
Dopo due giorni di ricerche, all’improvviso, i pompieri videro un cane che stava venendo verso di loro e riconobbero Simón. Era mezzo giorno e il cane guaiva e abbaiava continuamente, come se volesse farsi capire. Lo seguirono e il cane li condusse nel posto dove aveva lasciato Juan Pedro.