Salvare una bassottina denutrita le da la forza per sconfiggere l’anoressia
L’anoressia è un problema serio che affligge tantissime persone e che, spesso, non viene affrontato nella maniera giusta. Per guarire dall’anoressia non basta la forza di volontà ma bisogna fare affidamento sull’aiuto dei professionisti e sul sostegno della famiglia e degli amici. Nella storia che vi racconteremo in seguito potrete vedere quale ruolo importante, talvolta vitale, i cani ricoprano nelle nostre vite.
Sophie Hewlett e una giovane ragazza ventenne, originaria del Worcester, Inghilterra, che soffre di anoressia. Nella sua vita entra, nell’autunno del 2015, Eevee, una adorabile Bassottina che diventerà, da subito, la sua motivazione per sconfiggere la malattia, come riporta il MailOnline.
Fonte: @MailOnline
Sophie aveva a quella data 24 anni e pesava solo 28 kg. Mangiava una galletta di riso e una mela al giorno e beveva molti litri di succo diluito nell’acqua. I suoi valori del sangue si trovano molto al di sotto dei parametri vitali e i medici non capiscono come riesce a rimanere viva.
La ragazza adotta una cucciola di bassotto che chiama Eevee ma, a due giorni dall’adozione, scopre che anche lei era in pericolo di vita. Eevee soffriva di una grave forma di disidratazione dovuta ai parassiti. Per salvarla i medici le raccomandano di nutrirla e idratarla ogni 20 minuti, notti comprese. Amorevolmente, per una settimana, 24 ore su 24, Sophie la fa mangiare, con l’aiuto di una siringa, sostanze altamente nutritive e si assicura che la cagnolina ingurgiti il tutto.
Fonte: @MailOnline
Quando la cagnolina da i primi segni di ripresa e ritrova la vitalità e la voglia di giocare, Sophie incomincia a prendere coscienza della sua condizione. Si rende conto che il suo modo di alimentarsi era sbagliato e che non era in grado di giocare o correre con Eevee, per colpa della sua debolezza.
Fonte: @MailOnline
Come ci confida lei stessa nell’intervista rilasciata al DailyMail,
“vedendo la mia piccola cagnolina guarire, mi ha aiutato a riprendere controllo sulla mai vita. Così una sera dissi a Eevee: Ora devo curare me stessa”.
La ragazza decide di ricoverarsi presso una clinica locale e sottoporsi a una cura riabilitativa contro l’anoressia.
Fonte: @MailOnline
Un momento importante nel difficile percorso di guarigione è stato quando Sophie è riuscita a portare a passeggio sulle colline Eevee per la prima volta, come ci racconta lei stessa nella stessa intervista:
Ha avuto il ruolo principale nella mai guarigione perché volevo uscire a passeggiare con lei. Il momento di svolta decisivo è avvenuto quando sono riuscita a portarla a passeggiare per la prima volta. Era così felice che non smetteva di saltare. Allora mi sono detta che dovevo farcela, io volevo passeggiare all’aperto con la mia cagnolina. Lei è stata la mia cura. La mia salvezza.