Scoperto canile lager a foggia: cani visibilmente denutriti
Il 6 e 7 febbraio scorsi, carabinieri con il portavoce parlamentare Paolo Bernini del Movimento 5 Stelle hanno effettuato dei sopralluoghi nei canili di Orta Nova, Lucera e Manfredonia. Durante le visite erano presenti anche rappresentanti dell’EITAL (Ente Tutela Animali e Legalità – movimento animalista di denuncia). “I sopralluoghi hanno dato tutti, esiti sconvolgenti, si legge in una nota: “quasi surreali per quanto riguarda la totale assenza di legalità in spregio all’Ordinamento dello Stato. Tutti i canili ispezionati dai militari e dal deputato Bernini hanno dato i seguenti esiti: tutti e tre i canili erano strutture abusive ovvero prive di licenze e autorizzazioni. I box non erano a norma, cioè erano eccessivamente stretti e le cucce erano pozzetti di cemento. Abbiamo rinvenuto acqua stantia e cibo cosparso al suolo misto alle deiezioni”.
E ancora: “Le strutture non rispettavano alcun requisito previsto dalla legge quadro 281/91, erano prive di sala infermeria, magazzino cibo ed altre strutture previste dalle norme. Nessun cartello affisso fuori dalle strutture indicava gli orari visite ed altre informazioni obbligatorie. La struttura di Lucera è un ex mattatoio mai sottoposto ad alcun tipo di ristrutturazione, e quindi fatiscente e pericolante. Una struttura dove i cani sono stati semplicemente buttati dentro a enormi stanzoni utilizzando per box materiali di risulta; non c’era alcun tipo di assistenza sanitaria, né registro di carico e scarico; erano presenti cani malati con rogna ed altre malattie infettive”.
“La struttura di Orta Nova – spiega Bernini – risultava essere un vero e proprio lager. I tetti erano fatti di amianto e spioventi non all’esterno dei box ma al loro interno. Gli scarichi illegali e topi morti ovunque, gli escrementi erano ovunque. I sacchi del mangime erano fuori, all’aperto, esposti ai topi e alle intemperie. Le strutture sono state sequestrate e tutti gli animali ospitati in esse sono stati portati in salvo.
Alcune associazioni con l’aiuto dell’EITAL hanno presentato immediata e urgente istanza alla Procura della Repubblica di Foggia nella persona del pm titolare dei fascicoli, affinché possano da subito provvedere alle adozioni, affidamenti e trasferimento dei cani presso strutture idonee. Lasciare i cani lì dentro vuol dire condannarli a morte certa.
Questi canili non hanno mai attuato negli anni delle campagne di adozione degli animali ed è qui che ci sono dei sospetti! Perché i canili non devono essere considerati luoghi permanenti per i cani ma luoghi di transito. Stranamente i canili non avevano mai permesso alle associazioni di entrare.
Bernini dice: “Lavorerò con tutto il Movimento 5 Stelle affinché le ASL e le Autorità competenti non si girino più dall’altra parte davanti ad un randagio ma, ottemperando ai propri doveri, esercitino una vigilanza efficace; il randagismo non finirà mai se chi di competenza non fa il proprio dovere, dal censimento dei cani randagi alle loro catture, alle sterilizzazioni, all’accertamento delle sanzioni per chi non fa applicare il microchip al proprio cane. Solo così potremo iniziare ad arginare questo terribile fenomeno collettivo”.