“Sente freddo ed è terrorizzato. Cerca di rispondere quando lo chiamiamo… è un combattente e vuole vivere. E noi non ci arrenderemo fino a quando il cucciolo non sarà fuori da quella terribile prigione che lo stritola. Non lasceremo che venga sepolto vivo!”
Questa storia che sta tenendo tutti con il fiato sospeso ci arriva dal distretto di Beykoz, Istanbul, Turchia. Circa una settimana fa, un cucciolo di Kangal è caduto in un pozzo profondo 70 m e con una circonferenza di 30 cm.
Il Kangal (conosciuto anche con il nome di Karabash, che nella lingua turca significa muso nero) è un cane di tipo molossoide originario della Turchia occidentale.
I soccorritori stanno cercando disperatamente a raggiungere il piccolo per riportarlo in superficie ma l’impresa è veramente ardua.
Per tenerlo in vita li calano nel pozzo cibo e acqua con l’aiuto di una corda e le squadre di soccorso stanno cercando soluzioni per salvarlo.
Sul posto ci sono varie squadre di volontari animalisti ma anche membri della protezione civile. Purtroppo, però, hanno a disposizione mezzi limitati.
Quando la notizia è arrivata sulle prime pagine dei giornali sono intervenute tempestivamente anche le autorità. Un’unità del Ministero per la Gestione dei Disastri e delle Emergenze (AFAD), l’equivalente della nostra protezione Civile, è arrivata sul posto e ha installato una tenda per proteggere i soccorritori dalla neve, dalla pioggia e dal gelo.
A turno le persone cercano di salvare il cucciolo… intorno al pozzo ci sono sempre almeno 15 persone. Il cucciolo è costantemente monitorato da una telecamera. Stanno cercando di agganciarlo con una rete e delle funi e tirarlo fuori.
Immaginatevi la sua paura, il terrore che devo provare questo cagnolino. La gente del posto ha riferito di non sapere nulla dell’esistenza di quel pozzo così profondo. Il cucciolo, probabilmente, giocava e correva spensierato quando è caduto dentro.
Si teme per la sua vita ma il piccolo sembra un combattente e non vuole arrendersi. Probabilmente ha bisogno delle preghiere di noi tutti… così come quelle meravigliose persone che stanno facendo di tutto per salvarlo hanno bisogno del nostro sostegno morale.