Era solo un cucciolo di 6 mesi quando gli hanno legato la bocca col nastro isolante e l’hanno incatenato ad un grosso peso sul fondo del torrente. Ma il destino aveva altri piani in serbo per lui
Evidentemente, il suo aguzzino voleva lasciarlo morire così. Subito hanno deciso di fotografarlo e condividere la foto sui social network: come commento alla foto ha espresso la sua volontà di sapere a tutti i costi chi ha commesso tale crudeltà imperdonabile.
Abke ha dichiarato che non si darà pace fino a che non troverà il responsabile ma, nel frattempo, ha battezzato il cucciolo Rusty (che in inglese significa arrugginito, come la catena che legava il piccolo).
Lo hanno subito liberato e in breve tempo portato da un veterinario con la collaborazione dello sceriffo della contea e di alcuni investigatori delegati. Fortunatamente, pare che le condizioni del piccolo non siano gravi come si pensava, e che a breve si rimetterà.
Nel frattempo, l’associazione di controllo degli animali della contea di Waller ha comunicato sui social network le condizioni di Rusty, accompagnate anche da alcune foto, sperando che qualcuno vedendo il cucciolo possa riconoscere un suo ipotetico precedente proprietario, in modo da scoprire chi possa essere stato a torturarlo in quel modo.
Hanno anche offerto una ricompensa di $1000.00 sperando di convincere gli eventuali testimoni a fare la cosa giusta.
Rusty, che ora è ancora sotto le cure veterinarie, a breve sarà disponibile per un’adozione permanente: un cane che ha sofferto così tanto, sfiduciato dall’uomo che lo ha maltrattato, ha sicuramente bisogno di una famiglia amorevole e di una casa accogliente in cui passare le giornate a giocare, dormire e mangiare come non ha potuto fare in passato.
Fonte: holidogtimes.com