Stava camminando sul bordo di un fiume, quando improvvisamente ha visto un piccolo gattino precipitare giù da un ponte e atterrare su dei cespugli
Questa storia è accaduta una decina di giorni fa in Giappone, precisamente l’8 settembre. Un uomo stava camminando sul bordo di un fiume, quando improvvisamente ha visto un piccolo gattino precipitare da un ponte e atterrare su dei cespugli. Impulsivamente e tempestivamente si è precipitato sul punto esatto per vedere se il micio era ancora vivo e se si era fatto male.
Una piccola palla di pelo bianca rossa e tigrata se ne stava rannicchiata tra i rami di un cespuglio. Lentamente l’uomo si è avvicinato e accarezzandolo dolcemente è riuscito a conquistare la fiducia del micino e a tirarlo fuori da lì.
Ma nel momento in cui lo ha adagiato a terra si è accorto che c’era qualcosa che non andava. Rimaneva immobile, non riusciva a muovere la schiena che apparentemente sembrava paralizzata.
Così lo prese e lo portò alla clinica veterinaria più vicina. Era una gattina, una bellissima femmina dal pelo di tre colori. Le sue paure, purtroppo, furono confermate, la piccola non poteva più camminare ma con un po’ d’amore e una buona e nutriente dose di cibo giornaliera sarebbe sopravvissuta per diversi anni.
L’uomo decise di adottarla e di portarla a casa con se, con il suo amore e l’aiuto dell’altro suo gattone rosso Uzu, si sarebbe preso cura di lei. Quest’ultimo accolse subito la gattina senza opporsi e nel giro di pochissimo tempo ha instaurato con lei un meraviglioso rapporto d’amicizia.
Le stava accanto e la sosteneva in tutto ed è stato proprio ciò che ha aiutato Nene, questo il nome scelto per lei, a riprendersi velocemente.
Nessuno poteva credere al miracolo, ha riacquistato la forza del suo corpicino e si è rimessa in piedi. Nene ha riacquistato l’uso delle gambe all’80% in un solo anno, oggi riesce a saltare da un albero all’altro come qualunque gatto!
Qui la vedete dopo un anno dal salvataggio:
Dobbiamo sempre sostenerli come loro fanno con noi. L’amore può curare qualunque cosa!
Condividete questa bellissima storia con i vostri amici.
Fonte: www.chatlefait.com