“Stavo passeggiando, quando ho sentito il mio cane abbaiare e piangere. Si era messo su due zampe appoggiato ad una carriola poco distante da una masseria. Mi sono avvicinata per capire cosa lo avesse sconvolto: ho sentito il mio cuore spezzarsi e sono scoppiata in lacrime…”

Bernadette Nunney e John Wilcock, due allevatori di Bradford in Inghilterra, sono finalmente stati giudicati colpevoli di negligenza nei confronti degli animali che dovevano accudire. La condanna è di sole 20 settimane di carcere e 500 sterline di multa oltre al divieto di possedere cani. Per quello che hanno fatto, è veramente poco, ma è già un passo avanti.

Il caso risale al 2015 quando furono sequestrati 43 cani. Gli allevatori si spacciavano per una casa famiglia per i cuccioli che poi venivano venduti per rifarsi, dicevano loro, delle spese sostenute, ma in realtà erano malnutriti, sempre chiusi in spazi angusti e costretti a vivere in mezzo a sporcizia ed escrementi.

In queste condizioni, molti cuccioli sono morti o hanno contratto malattie che li segneranno per tutta la vita. A denunciare il caso, è stata una donna che per caso si è scontrata con il terribile ritrovamento.

“Stavo passeggiando, quando ho sentito il mio cane abbaiare e piangere. Si era messo su due zampe appoggiato ad una carriola poco distante da una masseria. Non vedevo cosa ci fosse dentro, ma quando mi sono avvicinata sono scoppiata in lacrime. Era piena di cuccioli morti ammassati come spazzatura, persino il mio cane era sotto shock.” Racconta la donna.

Vicino alle gabbie, al momento dell’arrivo della polizia, è stata trovata una carriola piena di corpi di cani morti, mentre non molto lontano c’era una fossa dove gli animali morti erano impilati senza pietà.

Quando sono intervenuti, i membri della RSPCA (Royal Society per la Prevenzione della Crudeltà verso gli animali) hanno trovato una situazione orrenda!

Nel mucchio di animali morti, uno era ancora vivo ma è rimasto soffocato dal peso e, nonostante l’intervento dei volontari, non c’è stato nulla da fare.

Le segnalazioni erano arrivate alla Royal Society da parte di alcune persone che avevano acquistato i cuccioli da questi allevatori e, pochi giorni dopo, erano deceduti.

Un altro cliente ha acquistato il cane, ma non era convinto e l’ha portato da uno specialista che ha appurato che il cane, oltre ad essere letteralmente terrorizzato era in cattive condizioni di salute e il pelo, da bianco che era in origine, si era tinto di giallo a furia di vivere nelle proprie urine.

Gli animali sopravvissuti al massacro di questi due criminali, hanno tutti problemi di salute che si porteranno appresso per tutta la vita come deformazioni ossee o infezioni.

I rifugi sono pieni di animali che cercano una casa: prendiamo questi animali e non fomentiamo gli interessi di delinquenti come questi due allevatori che andrebbero buttati in cella per tutta la vita. Condividete per rendere tutti coscienti di ciò che accade, finché ci saranno persone che continueranno a dare un prezzo alla vita, acquistando esseri viventi, questo incubo non finirà mai.

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