“Il suo attaccamento morboso verso mio figlio mi preoccupava. Poi, dopo due settimane, ho capito perché. Paeton aveva qualcosa che non andava e Nin lo aveva capito. Voglio raccontarvi cosa ha fatto questo gatto per il mio bambino”
Questa è la bellissima storia di Paeton Morrow una bambino australiano con cui la vita è stata un po’ dura…
Un giorno come un altro il bimbo stava giocando nel giardino di casa sua, come era solito fare. All’improvviso il suo sguardo si è posato su un gatto randagio che se ne stava accasciato in un angolo, apparentemente debole e denutrito. Il piccolo amico umano ha deciso di avvicinarsi con cautela a lui per vedere se avesse bisogno d’aiuto. Ed era proprio così, quel gatto aveva un gran bisogno d’aiuto, non aveva nemmeno la forza di scappare, come fa di solito un gatto randagio quando l’uomo cerca di avvicinarsi.
Paeton si è precipitato in casa a chiamare la sua mamma:
“E’ successo circa 4 anni fa. L’ho seguito fuori e ho visto questo gatto magro e sporco sul ciglio della strada. Mio figlio insisteva di aiutarlo e di prenderlo con noi, mi pregava. Era un po’ perplessa davanti alla sua richiesta. In casa con noi c’erano già altri gatti e un boxer di nome Gwen. Così gli ho promesso che lo avrei aiutato ma che poi gli avremmo trovato una casa adottiva.
Lo abbiamo portato in casa e come prima cosa lo abbiamo presentato agli altri nostri amici pelosi, per farglielo conoscere e accettare. Devo ammettere che mi aspettavo una reazione diversa ma, invece, hanno accolto fin da subito il nuovo amico senza problemi.
Ci siamo recati dal veterinario per una visita di controllo. E’ risultato stare bene e, come sospettavamo già, essere un gatto randagio. Non aveva il microchip, il veterinario ci ha consigliato di portarlo ad un rifugio. Ma poi alla fine ci siamo affezionati e abbiamo cambiato idea. E’ diventato un Morrow a tutti gli effetti”, racconta la mamma di Paeton.
Il bel gattone zenzero è stato battezzato Ginja Ninja (Nin in breve) e in pochissimo tempo ha riacquistato peso ed è tornato ad essere un gatto sano.
Paeton gli ha salvato la vita ma quest’anno il micio gli ha restituito il favore…
“Quest’anno, nel mese di febbraio, poco prima del 12° compleanno di mio figlio, Nin e il nostro cane si erano attaccati a Paeton in modo strano. Sono sempre stati legati ma non in quel modo così morboso. Non lo lasciavano mai solo, Nin in particolare.
Qualcosa non andava e un paio di settimane dopo ho scoperto il motivo. Mio figlio aveva un linfoma di Burkette ( un tumore del sangue) e Nin lo aveva capito.
Il gatto non lo hai mai lasciato solo durante questo brutto periodo. Se Paeton si sedeva sul divano, Nin si sedeva affianco a lui. Riusciva a capire quando usciva per una chemio e lo aspettava con preoccupazione fuori la porta di casa. Io credo che in un certo senso gli abbia voluto restituire il favore, era il suo eroe, il suo migliore amico. E forse lui voleva esserlo a sua volta.
Non so come mio figlio avrebbe affrontato tutto ciò senza di lui ma sono sicura che la sua presenza è stata indispensabile. Grazie al suo amore e al suo sostegno il mio bambino sembrava non avere paura e ogni giorno faceva tanti progressi.
Dopo diversi mesi è arrivata la splendida notizia, il mio Paeton era guarito. E anche se Nin lo aveva capito, ha continuato ad essere il suo angelo custode e continua ad esserlo anche oggi. Dorme con lui ogni notte. Forse molti penseranno che è solo un gatto e non mi crederanno ma io devo la mia vita a questo gatto, lui ha salvato il mio bambino”, conclude la donna.
Questa storia ci ha commosso e ci ha fatto sorridere il cuore. Siamo felici che questo piccolo bambino stia bene e che sia sopravvissuto ad una tale esperienza. E siamo felici anche di ascoltare che un amico peloso gli abbia salvato la vita. Ci ha mostrato quanto è importante la presenza di un animale nella nostra vita e in quella dei nostri figli.
Condividete per aiutarci a diffondere il messaggio di questa donna, un messaggio capace di commuovere il mondo.