Terremoto centro Italia. Il papa Francesco incontra Leo, il cane eroe che salvò Giorgia dalle macerie
Vi ricordate Leo, il labrador che salvo Giorgia, la bimba di 8 anni, rimasta per 16 ore dopo il terremoto sepolta sotto 3 metri di detriti a pescara del Tronto? Ebbene ieri, in Piazza San Pietro, Leo insieme al suo conduttore, l’assistente della Polizia Matteo Palladinetti, ha incontrato il papa Francesco.
In occasione del giubileo del volontariato, il santo padre ha voluto incontrare tutte quelle persone che, ogni giorno, con passione e dedizione, mettono a disposizione degli altri il loro tempo. Durante la cerimonia che si è celebrata sul sagrato di piazza San Pietro, tra tutti i volontari presenti c’erano anche loro: Leo e Matteo, insieme agli altri colleghi della Squadra Cinofili della Questura di Pescara.
I poliziotti hanno regalato al papa un berretto con lo stemma della Polizia di Stato e Francesco l’ha subito indossato. Il papa ha stretto la zampa di Leo (che nei giorni scorsi, a Maranello, è stato salutato e onorato anche dal premier italiano Matteo Renzi e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel) e ha parlato con gli uomini della polizia.
Il sovrintendente Liborio Desimone, il responsabile della squadra cinofili della Polizia di Stato della Questura pescarese ci racconta come loro avrebbero voluto portare al papa un quadro della Madonna che era rimasto appeso a una parete pericolante ma che, nonostante i loro sforzi, non sono riusciti a ricuperare.
Speriamo che Leo sia riuscito a dimostrare al papa che amare gli animali non esclude l’amore per i propri simili e che non bisogna fare differenze tra umani e animali. La vita è sacra e l’appartenenza a una specie piuttosto che a un’altra non conta quando si tratta di intervenire per salvare qualcuno in difficoltà.
Ecco, dunque, il racconto dei poliziotti che ricordano con emozione quel giorno in cui Leo ha salvato un intera famiglia da sotto le macerie.