Testimone denuncia una donna per aver lanciato la sua cagnolina incinta dal terzo piano
E’ successo in Perù, in pieno centro di Lima. Un passante è stato testimone di un atto di pura crudeltà sugli animali, dopo che ha visto un cane cadere dal terzo piano e perdere la vita nell’impatto.
La donna ha ripreso la scena quando la povera cagnolina era già senza vita sdraiata sull’asfalto, con l’intento di avere le prove per recarsi in caserma, ma certo non si aspettava la reazione degli agenti.
In pochi minuti una folla incuriosita ha circondato l’animale, e con i civili sono comparsi anche due agenti che hanno cercato di aiutare la cagnolina che però era già morta per il violento impatto. Nel video si sente la testimone che riprende la scena, arrabbiatissima che dice di volersi recare subito in caserma per la denuncia. Ma l’agente intervenuto, cerca di farle cambiare idea.
Sembra che le forze dell’ordine non abbiano nessuna intenzione di mettere in atto la nuova legge in vigore che prevede dai 3 mesi ai 5 anni di carcere per la morte di un animale causato dall’uomo, con una multa salata e il divieto di possedere animali.
In un altro video girato mentre l’agente intervenuto sul posto parlava con la testimone, l’uomo dichiara di essersi recato all’appartamento dal quale è stato lanciato il cane e che la “presunta” colpevole, Yesabel Rojas Guardamino, ha aperto subito la porta e continua dicendo: “se fosse stata colpevole non mi avrebbero aperto”.
Ragionamento privo di senso. Inoltre l’agente prosegue dicendo che anche lui ha degli animali e che tutti sanno che se vengono tenuti rinchiusi in un balcone o terrazzo, possono cadere giù. La testimone si oppone dicendo all’agente che non è compito suo valutare la situazione e che lei farà la denuncia e fornirà le prove perché sia un giudice a valutare.
Il ragionamento dell’agente però non quadra. Yesabel Rojas e il suo partner hanno altri due cani in casa un’altra femmina incinta e un pitbull che non hanno fatto vedere all’agente perché hanno dichiarato che potrebbe mordere.
Nel frattempo alcuni vicini di casa hanno confermato che i sospettati del terribile crimine, vendono cuccioli in centro. Inoltre il veterinario che ha esaminato il corpicino della povera cagnolina, ha dichiarato che ci sono evidenti segni di maltrattamento avvenuto prima che la cagnolina precipitasse dal terzo piano. Per finire, il muro del terrazzo è alto 1 metro e 50 cm. ed è pressoché impossibile che la cagnolina sia caduta accidentalmente.
La donna accusata per il momento non ha avuto alcuna ripercussione legale, sembra quasi che questa nuova legge venga ignorata dalle autorità.
Ma quando questo accade è la popolazione che deve far sentire la sua voce. Ed è successo proprio questo, sono cominciate manifestazioni di protesta che hanno coinvolto centinaia di cittadini che chiedono giustizia, ma per conoscere l’esito di tutta questa situazione ci toccherà aspettare.