Ha trascorso una vita intera nel dolore della strada e nell’indifferenza della gente. Ormai anziano, il suo corpo era martoriato dai tumori e da una vita troppo dura da poter sopportare. E’ a quel punto che sono intervenuti degli angeli umani.
Trascorrere una vita per strada, per un cane, è un vero inferno. I cani non scelgono di non avere una famiglia o una casa. Loro sperano che qualcuno li ami, ma spesso trascorrono la loro intera esistenza con questa speranza.
I cani randagi, non hanno un posto caldo dove rifugiarsi quando fa freddo. Difficilmente trovano la freschezza quando fa caldo. Non possono mangiare ogni volta che hanno fame e spesso neanche bere ogni volta che hanno sete.
I cani randagi sono soli. Una persona che vive per strada, può parlare ed esprimere le sue necessità. Un cane può solo sperare di trovare una di quelle rare persone che leggono nel suo sguardo. I cani vagano per le strade o per le campagne sperando che qualcuno un giorno li noterà. Nel frattempo si ammalano e soffrono in silenzio.
E’ proprio qui che i volontari e le associazioni, hanno un’importantissimo ruolo. Vi sono luoghi dove essere un cane è molto più dura, come in Tailandia. Li i cani sono visti come una piaga, non hanno diritti ne rispetto, ed è proprio lì che ha vissuto Boogaloo.
Boogaloo ha 11 anni, ed ha vissuto sempre per strada, ma ormai non poteva più andare avanti da solo.
L’associazione Soi Dog Fundaction, ha trovato questo povero cane, in condizioni pietose. Era denutrito, malato e con il corpo pieno di tumori orribili che sembravano scoppiati fuori dalla sua carne.
Che terribile sorte avrebbe avuto se non fosse stato trovato dai volontari. Boogatoo è stato portato in clinica, è stato curato e operato per asportare tutti i tumori dal suo corpo. In pochi mesi, questo dolce cucciolone, è diventato un’altro cane.
Dopo 11 anni di sofferenza, Boogatoo finalmente ha imparato cosa significa avere qualcuno che si prende cura di lui. Difficilmente verrà adottato, ma almeno non dovrà più patire la fame e riceverà l’amore e l’affetto dei volontari, che è molto più di quanto, probabilmente, abbia ricevuto nella sua vita.