Trentino, si riapre la caccia, tutti insieme organizzano una cena e mentre mangiano ciò che hanno cacciato

Purtroppo una serata allegra tra amici è finita nel peggiore dei modi. Si erano riuniti per festeggiare il primo giorno di riapertura della caccia, nonostante gli incendi e le alluvioni loro non hanno rinunciato alla battuta di caccia. Solitamente, uniti da una profonda amicizia, creano una vera e propria squadra, se la caccia è grossa spesso si riuniscono in cene rallegrate da scherzi e qualche buon vino che accompagna la preda uccisa finita sulla brace. Per chi ama questo SPORT, così viene definito, è una giornata da festeggiare, dicono che cacciare la preda mette adrenalina e quindi è bellissimo organizzare le battute.

Ieri qualcosa è andato storto e mentre erano a casa di uno dei cacciatori stavano mostrando le armi, sapete, è come chi gioca a pallone per loro, mostri gli scarpini nuovi e ne spieghi le qualità. Cosi, il 53enne mostra l’arma, non so personalmente che qualità spiegherei, velocità o violenza, ma per chi è ferrato in materia potrebbe capire. Tra guarda qua, tocca così, gira di qua, parte un colpo che prende in pieno un settantenne presente alla cena, il colpo è fatale, non c’è per lui speranza di sopravvivere, il fucile era caricato con pallottole potenti, forse destinate ad un cinghiale oppure solo un colpo sfortunato che ha centrato in pieno il cacciatore anziano.

Indagano i carabinieri di Riva del Garda, la prima ipotesi è quella dell’incidente confermata dal 53enne e da un altro testimone. A preso i funerali dell’uomo deceduto. Purtroppo non è un caso isolato, spesso capita di sentire di cacciatori morti per sbagli di amici, a volte vengono mirati scambiati per cinghiali, altre volte, come in questo caso sono colpi accidentali a causare la fine di una vita su questa terra. Ci sono molte accortezze da prendere e a volte, la leggerezza comporta queste cose.

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