Avevano tutti bisogno d’aiuto. Intorno a noi c’era il deserto… ma non potevo portarmeli tutti. Ho dovuto scegliere e ho preso la cagnolina nera. Ma quando l’ho portata dal veterinario ho scoperto una cosa che mi ha fatto piangere… ero triste e felice nello stesso momento
Ogni giorno sentiamo storie commoventi di animali che lottano per sopravvivere sulle strade e, spesso, devono affrontare sfide davvero difficili che mettono la loro salute, fisica e mentale, in serio pericolo. Ma è altrettanto commovente sapere che ci sono persone che cercano davvero di fare qualcosa per questi animali sfortunati.
È grazie a queste persone se alcuni cani riescono a salvarsi, facendo dei cambiamenti impressionanti. Questi veri “angeli” non si limitano a commentare un post su Facebook o prendersela con una persona che segnala la presenza di un animale in difficoltà e che, per motivi personali, non è in grado di occuparsene. Loro fanno cose concrete, intervengono e cambiano destini. È così facile giudicare gli altri ma, prima di farlo, bisogna domandarsi: “ma io… cosa ho fatto per quel cane?”
La nostra storia ha come protagonista un ragazzo di nome Benoit Denizet-Lewis, che si trovava, per caso, nel momento giusto e nel posto giusto. Benoit stava viaggiando con il suo cane Cassie. Aveva una lunga strada davanti a se e si è fermato a fare rifornimento in una stazione di servizio in Arizona.
All’improvviso, è comparso un gruppo di cani randagi che si stavano avvicinando a lui. Ha giocato con loro, li ha anche offerto qualcosa da mangiare ma non era possibile portarli con sé. Ha contattato un’associazione di volontari del posto, raccontando dei cani trovati da lui, ma gli hanno risposto che non potevano intervenire visto che quella era fuori dalla loro giurisdizione.
Gli hanno comunque promesso di cercare di contattare i volontari di quella zona. Triste epr non poter aiutare quei cani, Benoit ha dovuto lasciarli, con il cuore stretto… ma mentre si avvicinava alla macchina si stava sentendo sempre più male… doveva provare a salvare almeno uno di loro.
E ha scelto la cagnolina nera. L’ha fatta salire in macchina e ha proseguito il viaggio. Il giorno dopo, arrivato a destinazione, ha portato Rezzy (questo è il nome che Benoit aveva scelto per lei) dal veterinario. Il medico l’ha visitata e ha detto a Benoit che la cagnolina era malata e sarebbe morta in pochi giorni se lui non l’avesse salvata.
Il destino l’aveva portato in quel posto sperduto, gli aveva fatto incontrare lei e l’aveva spinto a sceglierla. Benoit adesso ha due cani e Rezzy è guarita, grazie alle sue amorevoli cure. Per quanto riguarda gli altri cani, è stato contattato dai volontari che gli hanno detto di essere riusciti a mandare qualcuno dopo una settimana a prenderli tutti… adesso erano tutti al sicuro e cercavano una casa. Per Rezzy, però, una settimana sarebbe stata troppo tardi.