Dopo un lungo viaggio nella zona carico per cani, Er Mao torna tra le braccia del suo padrone. Quando questo lo guarda nota delle gravi lesioni: ‘hanno cominciato a sparare una marea di cavolate, solo dopo le mie minacce, hanno confessato la verità’
“Lo scorso 29 maggio sono dovuto partire a causa di alcuni problemi familiari. Ho prenotato il volo per me e Er Mao con la China Eastern Airlines. Er Mao è il mio amato Golden Retriever, io non vado da nessuna parte senza di lui! Mi hanno soltanto informato che, a causa delle sue dimensioni e del suo peso, non avrebbe potuto viaggiare con me nella cabina passeggeri ma nella zona di carico attrezzata appositamente per i cani. Beh era giusto, il mio amore non era diverso dagli altri cani e poi saremmo stati separati solo qualche ora.
Ma una volta arrivati all’areoporto internazionale di Wuhan Tianhe, i funzionari locali mi hanno ridato il mio Era Mao in condizioni indescrivibili. Quando l’ho guardato il mio cuore si è spezzato in due e dire che era arrabbiato, è dire poco! Aveva delle gravi lesioni sul volto e su tutto il corpo. Li ho minacciati e ho preteso immediate spiegazioni, avrei voluto ammazzarli! Hanno detto che è scappato e che per non farsi prendere, è caduto da una piattaforma piuttosto alta. Per colpa sua il volo ha subito un ritardato di 40 min, ci sono voluti 8 operatori per prenderlo.
Ma chi volevano prendere per i fondelli? Certo ci credo al fatto che è scappato, poverino non li conosceva e non conosceva quel luogo orribile, pieno di cani che abbaiano. Ma le lesioni sul suo corpo erano segni evidenti di un pestaggio. I suoi occhi erano gonfi, neri e sanguinanti. Sul suo corpo c’erano delle ferite corrispondenti a dei colpi di una pistola ad aria compressa. Alla fine, uno di loro ha detto: ‘abbiamo dovuto agire con la forza, noi dobbiamo tutelare la sicurezza del personale e dei passeggeri’.
Per fortuna, si è ripreso, dopo le cure mediche dal veterinario, il mio Er Mao è tornato a splendere. Ma io lo vedevo, vedevo ancora il terrore nei suoi occhi. Questa esperienza lo ha segnato a vita e la colpa è anche mia. Ho sporto denuncia e adesso c’è un indagine in corso. Mi auguro che per una volta sia fatta giustizia! Ma vi rendete conto di cosa gli hanno fatto? Potevano ucciderlo! Lui per me è un figlio e lotterò per la sua vita fino alla fine dei miei giorni! Aiutatemi a raccontare la mia orribile esperienza e, insieme a me, chiedete che GIUSTIZIA sia fatta!”
Beh cosa stiamo aspettando? Arrabbiamoci insieme a quest’uomo, devono pagarla! Con la forza non si risolve niente!