“Le ho detto che doveva essere paziente e che doveva aspettare perché io avrei aperto la cerniera della valigia in pochi minuti. Sembrava intuire che l’avrebbe rivista e non si è fatto scoprire”
Un uomo ci ha raccontato la sua triste storia e noi non abbiamo deciso di condividerla con voi.
Un anno fa, la moglie di questo uomo era in ospedale e la sua prognosi non era buona. Ha chiesto al marito di portargli la loro cagnolina, Bella, per vederla e dirle addio. L’uomo chiese il permesso ai medici che gli dissero che il cane non poteva entrare in ospedale.
“Mia moglie era in ospedale dopo un intervento chirurgico molto invasivo e che, dopo alcuni giorni, sembrava che non avesse avuto gli esiti sperati. La prognosi non era affatto buona. Era in grado di parlare, ma non poteva mangiare o bere ed era completamente dipendente dagli antidolorifici forti. In un momento di debolezza mi ha fatto prometterle che avrei portato la nostra cagnolina a salutarla per l’ultima volta.”
“Il nostro cane è un Australian Shepherd che pesa circa 22 chilogrammi. Ho pensato di farlo entrare in una valigia normale, di quelle che si usano spesso per i viaggi in aereo. Ho preso lei e ho caricato la valigia vuota nella nostra macchina e sono partito per raggiungere l’ospedale. Quando siamo arrivati, le ho “spiegato” che doveva entrare nella valigia e che io l’avrei portata a vedere la sua mamma. Le ho detto che doveva essere paziente e che doveva aspettare perché io avrei aperto la cerniera in pochi minuti.”
“È stata incredibile. Non ha mai guaito o graffiato la valigia. Quando sono arrivato all’entrata, ho detto alle infermiere che stavo semplicemente portando delle cose per far stare mia moglie più confortevole e loro mi hanno risposto che non c’era nessun problema.”
“Quando siamo entrati in camera, mia moglie dormiva. Io aprii la valigia e il cane è subito saltato sul letto facendo attenzione, però, a non toccare i vari fili e la flebo con gli antidolorifici. Bella si è posizionata sul suo petto da dove poteva guardare direttamente negli occhi di mia moglie e rimase completamente immobile, fino a quando, dopo una ventina di minuti di attesa, mia moglie si svegliò e cominciò a gemere di dolore.”
“Il cane subito iniziato a leccare il suo viso e guaiva piano piano, come se avesse saputo che abbaiando avrebbe sicuramente fatto saltare la nostra copertura. Mia moglie l’abbracciò per quasi un’ora, sorridendo per tutto il tempo. A un certo punto è entrata un’infermiera che è rimasta così turbata e commossa che ha promesso di non dirlo a nessuno. Quando mia moglie si è riaddormentata, ho caricato la cagnolina di nuovo nella valigia, anche se lei sembrava reticente stavolta.”“
Mia moglie purtroppo è venuta a mancare pochi giorni dopo. Adesso, ogni volta che prendo la valigia, il cane pensa che stiamo riandando a rivederla.”
Questa storia straordinaria merita sicuramente essere raccontata e condivisa con il mondo intero. Quello che è successo, dimostra, un’altra volta che i cani sono esseri speciali che capiscono senza avere bisogno di tante parole.