Una donna è andata ad adottare un cane e ha trovato il suo, che era scappato 2 anni fa
A volte la vita riserva delle sorprese davvero particolari.
La storia che vogliamo raccontarvi ha avuto bisogno di attendere per ben due anni, prima di trovare un lieto fine.
Una donna di nome Aisha Nieves ha deciso di adottare un cane, dopo che, per una sfortunata serie di eventi, aveva perso il suo circa due anni prima.
L’animale infatti era scappato di casa e nonostante le ricerche, Aisha non è riuscita a ritrovarlo.
Dopo aver atteso questo tempo ed essersi recata al canile, per trovare un nuovo membro per la sua famiglia, ha avuto una vera e propria illuminazione…
Proprio lì, dietro i recinti del locale ha trovato Kovu, il suo amato cane scomparso anni addietro.
Kovu era un incrocio tra un pitbull e un rottweiler e durante la sua vita insieme ad Aisha si è dimostrato il cane più buono e fedele del mondo.
I due facevano qualunque cosa insieme e per la donna è stato davvero traumatico vederlo sparire da un giorno all’altro.
Sembra che l’animale fosse stato salvato e condotto alla Lehigh County Humane Society. Lì, Kovu ha ricevuto le giuste cure mediche, ed è rimasto in attesa di qualcuno che lo adottasse.
Nessuno poteva immaginare l’esito di questa vicenda, e il ricongiungimento strepitoso avvenuto tra il cane e la sua padrona.
La notizia ha fatto il giro del mondo sui social e persino i telegiornali locali ne hanno parlato, dato che si tratta di avvenimenti davvero unici.
Aisha ha riconosciuto l’animale grazie ad una particolare cicatrice presente sull’occhio destro, ma la semplice reazione dell’animale alla sua vista, probabilmente sarebbe bastata come prova.
Dopo essersi rivisti, Kovu ha cominciato ad abbaiare e scodinzolare, da dietro la rete e una volta tra le braccia della sua mamma, non poteva fare a meno di saltare dalla gioia.
Nonostante la lunga attesa, la storia di questa coppia ha avuto un finale veramente lieto e sicuramente, in futuro, Aisha starà più attenta ad assicurarsi che Kovu rimanga al sicuro dentro casa.
