Una donna salva un uovo rotto e lo tiene nel petto fino alla schiusa (FOTO)
Chi ama gli animali e, soprattutto, chi sa cosa significa avere dei figli, non può esitare nel tendere una mano a chi è in difficoltà. In questo caso, a essere in grave pericolo era un anatroccolo. Betsy Ross, una donna californiana, ha trovato un uovo di anatra rotto e ha immediatamente deciso di salvarlo. Tutto ha inizio da una passeggiata di Betsy con la sua famiglia in un parco.
Giocando sul prato, si sono accorti che un nido d’anatra era distrutto, evento che li ha subito resi tristi. Cercando cosa fosse rimasto in mezzo a quella scena tragica, Betsy e la sua famiglia si sono imbattuti in un uovo piccolo e incrinato. Per quanto fosse fragile e malridotto, Betsy ha comunque deciso di salvarlo portandolo a casa.
Una volta contattato un ambulatorio veterinario specializzato nella fauna selvatica, ha atteso gli sviluppi di questa piccola creatura. Con tutte le informazioni utili del caso, ha chiesto se l’uovo di anatra avrebbe raggiunto la schiusa. Ha inserito l’uovo rotto nel reggiseno per tenerlo al caldo. Racconta Betsy che ha dovuto girare l’uovo anche 4 o 5 volte al giorno.
È chiaramente una situazione estremamente delicata e sempre sul filo del rasoio, tra la vita e la morte. Una piccola anatra deve riuscire a nascere correttamente e, in più, non deve morire di freddo e deve ricevere la giusta temperatura.
Durante la schiusa l’anatroccolo ha solo bisogno di molta umidità, quindi di girare l’uovo diverse volte per ricevere molto calore. Ma serviva di meglio: con nastro adesivo, una ciotola d’acqua, sacchetti di plastica, un contenitore di plastica e una lampada si è potuta allestire una vera e propria incubatrice.
Fortunatamente, l’anatroccolo è nato, ma era così debole che non poteva stare in piedi o muoversi. Betsy si preoccupa subito di dissetare il cucciolo. Una mattina, racconta Betsy, lo ha trovato sveglio, e lo ha lasciato nuotare nella vasca da bagno.
L’anatroccolo adora fare il pisolino con lei, al calore del corpo di Betsy, e in pochissimo tempo ha cominciato a seguire la voce della donna che lo ha salvato. Proprio quel processo noto come imprinting e che crea un legame immediato con la prima figura “materna”.
Però, continuando a crescere sarebbe diventato problematico occuparsene, per lei come per la sua famiglia. Così, Betsy ha contattato un rifugio specifico dove vivono altri animali selvatici, un posto con tutte le comodità e l’habitat più pulito e naturale che potesse esserci nello Stato. Ma soprattutto, ci sono persone che se ne prenderanno adeguatamente cura e che ameranno anche questo dolce anatroccolo (in foto la bellissima anatra che è oggi).