Va allo stadio con il proprio cane truccato da Pikachu e si becca una multa (VIDEO)
Andare allo stadio e sfoggiare i colori della propria squadra o della propria nazionale è un rito che va avanti da tantissimi anni. Una pratica che affonda le radici nella storia dell’umanità. I colori che comunicano uno status, un’appartenenza, sul viso, sul corpo, su diversi punti della pelle, fanno parte di noi, antropologicamente. Banalmente, pensiamo al nostro modo di vestire, di apparire, di lanciare messaggi con le sfumature cromatiche. In questa avvenimento di cronaca, però, a cambiare colore è un cane, e non in modo esattamente “consapevole”, anzi. Parliamo di un cagnolino, in qualche modo, usato come stendardo.
Uno strano volpino giallo
La celebrità e le telecamere possono mettere nei guai. Durante il match casalingo dei Miami Heat, squadra di basket che milita in NBA, è stato inquadrato dalle telecamere un cagnolino di colore giallo. In sostanza, un cane truccato da Pikachu, uno dei Pokémon più celebri della serie animata giapponese.
Si trattava di un esemplare di Pomerania (un volpino di una particolare regione europea) colorato di un acceso giallo, con tanto di orecchie nere e striature rosse ai lati del muso. Non è rimasto inosservato, allo stadio come dal divano di casa.
I protagonisti sugli spalti sono Erik Torres, il proprietario del cagnolino, e appunto il piccolo Zsa Zsa. Erik dichiara di “aver fatto la storia della NBA perché nessuno ha mai visto un cane Pikachu seduto accanto a un giocatore NBA prima d’ora”. Una situazione che ha attirato non solo critiche feroci ma anche provvedimenti da parte delle autorità.
Cosa ha scatenato il volpino-Pikachu?
A “drizzare le orecchie” è stata la Miami-Dade Animal Services, organizzazione che si occupa della protezione degli animali. In questa colorazione innaturale e nei prodotti utilizzati, l’organizzazione ha ravvisato una forma di maltrattamento, per scopi anche ludici e futili. Inoltre il padrone di Zsa Zsa è titolare di un negozio di animali, “World Famous Puppies”, luogo che puntualmente ha ricevuto un’ispezione approfondita.
Dichiara Kathleen Labrada, vicedirettore di Miami-Dade Animal Services: “È illegale per qualsiasi persona possedere, vendere o trasferire in altro modo all’interno della contea qualsiasi coniglio o altro animale tinto o colorato artificialmente”.
Labrada ha voluto chiarire: “Nessun animale dovrebbe essere tinto, indipendentemente dal fatto che ci sia un’ordinanza che lo proibisca o meno. Non hai davvero alcuna garanzia o assicurazione che le sostanze chimiche che stanno mettendo sul tuo animale domestico siano sicure”.
Torres ha voluto tingere il cagnolino per compiere un gesto carino nei confronti della figlia, grande appassionata di Pokémon. Dal suo punto di vista, il cagnolino resta assolutamente al sicuro poiché la tintura utilizzata non è dannosa, ed è addirittura non tossica se ingerita. “Non ho intenzione di scusarmi – dichiara l’uomo – perché alla fine sapevo esattamente cosa stavo facendo. Il pelo sta crescendo e, come puoi vedere, non c’è irritazione sulla pelle”.
Torres dovrà però fare i conti con una multa di 200 dollari. Un provvedimento che andrà incontro a un ricordo da parte del padrone del cagnolino. Zsa Zsa, intanto, tornerà a rivedere il suo pelo originale tra diversi mesi, quando sarà cresciuto e il colore sarà andato via del tutto.