‘Ho visto quei ragazzini davanti a quella vecchia casetta abbandonata. Era lì, vicino alla spazzatura da tre giorni. Mi sono avvicinata per avvertirli che poteva avere chiodi arrugginiti, non dovevano toccarla. Ma poi ho visto le loro facce sconvolte. Dentro c’era un cane, ho guardato la sua faccia e ho chiamato immediatamente i rinforzi”

Quando dico che alla crudeltà non c’è mai fine, ho ragione amici miei! La fortuna è che la curiosità a volte è nostra amica e spesso è indispensabile. Questa volta è stata di vitale importanza. Ci troviamo a Los Angeles e la storia è stata diffusa da una volontaria di un canile della zona:

“Stavo andando a lavoro e come al solito c’erano quei due ragazzini adorabili a giocare a palla in mezzo alla strada. Li vedevo ogni mattina, credo siano fratelli. Mentre camminavo ho sentito uno che diceva all’altro: ehi guarda lì una vecchia casetta, portiamola a casa, costruiamo qualcosa, sarà la nostra base! L’altro ha annuito e si sono avvicinati a questa “casetta”. L’ho guardata, era una vecchia cuccia abbandonata. L’avevo già notata prima, era lì da 3 giorni, vicino la spazzatura, in attesa che i netturbini la caricassero.

Mi sono avvicinata, volevo dire loro di chiedere prima alla loro mamma, perché era vecchia e sporca e magari c’era qualche chiodo arrugginito e sporgente. Non potevano levare la tavola che la chiudeva, era pericoloso! Ma arrivata vicino a loro, ho notato che avevano delle facce sconvolte, avevano tolto la tavola che tappava l’entrata. Mi sono abbassata e ho guadato dentro la cuccia.. è stato allora che ho capito il perché.

C’era un cane, terrorizzato, disidratato e sconvolto. Dovevano averlo traumatizzato, pensate che la tavola era solo poggiata e con una spinta sarebbe uscito fuori ma ha preferito rimanere sotto il sole cocente, a morire di fame e di sete, piuttosto che andare fuori, per paura di incontrare il mostro che gli aveva fatto ciò.

Non voleva uscire e non si lasciava avvicinare, tremava. Ho dovuto chiamare un paio di miei colleghi per prenderlo e portarlo dai noi. L’abbiamo curato e rassicurato. E’ ancora molto triste ma sta bene. Piano piano ritroverà la voglia di vivere e noi faremo tutto il possibile perché questo accada.”

Il suo nome oggi è Walter e quando sarà pronto sarà messo sulla lista per l’adozione. Forza cucciolotto, riprenditi! Adesso davanti a te c’è solo la strada per la felicità!

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