‘Voglio il mio cane sepolto insieme a me nella tomba di famiglia’. Il sindaco approva, il parroco protesta e il paese si divide
Amiamo i nostri animali più di tutto e vogliamo per loro il meglio. Sapere che li perderemo perché la loro vita è più corta della nostra ci fa male… ma non possiamo fare nulla per impedire alla natura di fare il suo corso. A volte capita, però, che sono le persone a spegnersi prima dei loro cani. A volte questi animali finiscono in canile, altri vengono abbandonati… ma i più fortunati rimangono con la famiglia della persona scomparsa. Noi vi vogliamo raccontare una storia che ha diviso gli abitanti di un piccolo centro dell’Emilia Romagna. Il protagonista della storia? Un dolcissimo maremmano…
Questa storia che ci arriva da Dovadola, un piccolo paese situato nella provincia di Forlì-Cesena. Una signora originaria di questo paese ha da poco perso il suo cane, un maremmano che era come un figlio per lei. Il sentimento forte che la legava a questo bellissimo cane l’ha fatta prendere una decisione importante: ha chiesto di poter tumulare le sue ceneri all’interno della tomba di famiglia… dove lei stessa riposerà quando terminerà il suo viaggio terreno.
La signora ha fatto regolare richiesta e il sindaco di Dovadola l’ha approvata. Le ceneri saranno tumulate all’interno di un’urna e deposte nella tomba di famiglia…
Ma se per il sindaco la sua richiesta non ha nulla di strano, per il parroco questa decisione non va bene. Infatti, don Alfeo Costa ha detto di non essere d’accordo con questa decisione, definendola una “pazzia”. Ha aggiunto anche che:
“La mente umana sta perdendo il buon senso. Il cimitero è comunale e possono fare quello che vogliono, io non vado certo a fare il funerale a un cane. Questo mondo sta prendendo davvero degli orientamenti strani e c’è da aspettarsi di tutto. Per me l’importante è che non si faccia una cosa religiosa. Anche se il Primo Novembre, quando benediciamo le tombe nel cimitero sarà benedetto anche il cane. Questo fatto è il segno della trasformazione della nostra società, sbagliata, dove gli animali passano al livello, superiore, degli uomini. Forse perché danno più soddisfazioni, perché quando arrivi a casa ti accolgono, con carezze e baci, ma non sono umani… È sbagliato attribuire un livello umano agli animali”
Zelli, il sindaco del paese ha motivato la sua decisione dicendo che il regolamento comunale non lo vieta aggiungendo di aver controllato sia la normativa locale, che quella regionale e quella nazionale. Si tratta di semplice sensibilità verso chi ha perso il suo migliore amico…
Lasciamo a voi la conclusione…